Magna, accordo per 536 lavoratori

Livorno, l’intesa è stata trovata al tavolo del Ministero dello Sviluppo per la cassa integrazione in deroga

Migration

LIVORNO

Al tavolo ministeriale è stato raggiunto un accordo sulla cassa integrazione in deroga per i 536 dipendenti della Magna Closures di Guasticce.

All’incontro erano presenti le Segreterie di Fim Fiom Uilm e le loro rsu, la Direzione Aziendale, Confindustria, Beudó per la Regione Toscana e per i Ministeri la Borea del Mise e la Postiglione della Direzione Generale del Lavoro. "L’intervento – scrive la segreteria Fiom-Cgil provincia di Livorno Rsu Magna – ricomprenderà l’intero personale esclusivamente per consentire la massima rotazione possibile, in modo da minimizzare l’impatto salariale su ogni lavoratrice o lavoratore. Di fatto quindi un intervento di sostegno che guarda ad un’azienda in difficoltà ma vitale e determinata a reagire anche con possibili investimenti in un contesto difficilissimo come quello dell’automotive".

Un settore che registra cali dei volumi nei primi due mesi del 2022 (- 19,7 % auto nuove immatricolate a gennaio 2022 rispetto a gennaio 2021 e – 22,6 % a febbraio 2022 rispetto a febbraio 2021), con un mercato dell’auto per il 2022 che si presenta molto incerto, con una visibilità di breve periodo e l’evoluzione del quadro di contesto internazionale caratterizzato dall’aumento dei costi delle materie prime, dei noli, dei costi energetici e dalla carenza di semiconduttori.

"La firma dell’accordo e la scelta di questo strumento - cassa integrazione per le aree di crisi complessa - oltre a sostenere e porre in sicurezza le lavoratrici e i lavoratori e le loro famiglie di fatto blinda e mette al riparo i lavoratori da eventuali procedure di licenziamento collettivo - mai attuate in Magna - ma utilizzate in modo brutale in altre realtà. Di fatto questo strumento consente solo la possibilità di procedure di mobilità incentivata e su base volontaria, quale strumento aggiuntivo per la gestione degli esuberi".

L’accordo , oltre a contenere gli elementi di garanzia per le lavoratrici e per i lavoratori del salario (anticipo da parte dell’azienda), della professionalità e della inclusione (massima rotazione possibile) – aggiunge il sindacato – prevede anche elementi di garanzia e di controllo congiunto tra azienda e parti sociali durante tutto il percorso dei 12 mesi di cassa integrazione.