Rifiuti a Livorno, "il porta a porta sembrava la salvezza, ma la tassa continua a salire"

La strigliata di Martini, Uiltec, che punta sull’economia circolare: "Il piano rifiuti della Regione Toscana pensi anche a Livorno"

Livorno, 5 novembre 2022 - «Siamo molto soddisfatti per l’impegno di Eni sulla bioraffineria. E’ un obiettivo che abbiamo raggiunto tutti insieme, istituzioni, parti sociali e lavoratori". Massimo Martini segretario Uiltec. "Sia chiaro – continua il sindacalista – non è il punto di arrivo perchè la bioraffineria è un passaggio. Dobbiamo pensare che si deve conquistare quello che sarà il futuro della nostra città. L’economia circolare è una di quelle strade che ci possono mettere al sicuro sia per il miglioramento dell’ambiente che nel campo delle opportunità per la qualità della vita e il benessere delle persone. Grande soddisfazione sull’annuncio di Eni ma siamo al cancelletto di partenza".

Economia circolare e piano dei rifiuti. La posizione della Uiltec è netta: "Chiediamo alla Regione che coinvolga la città perchè qui c’è in programma la chiusura dell’inceneritore". Martini è molto critico: "Sembrava che il porta a porta fosse la manna dal cielo. Invece sia l’anno scorso che quest’anno la tassa dei rifiuti per i livornesi è aumentata. Non ci sono stati benefici. Il Pap ci ha portato un po’ di problemi perchè ci sono tipologie di rifiuti che vengono raccolte una volta alla settimana. Nei cortili ci sono, per giorni, cassoni con i cattivi odori. Tutto questo non ha portato alcun beneficio dal punto di vista economico e ambientale. Perchè la domanda è: quando l’inceneritore sarà spento, Livorno dove porterà i propri rifiuti?".

Una domanda che suona come un campanello d’allarme: "Anche sui rifiuti non possiamo guardare al nostro orticello, se davvero vogliamo essere europei. E’ inutile dire a Livorno non voglio i rifiuti e poi li porto a Pisa. E’ lo stesso discorso delle centrali nucleari che non abbiamo voluto, poi però sono al nostro confine. Dobbiamo pensare al benessere collettivo e sfruttare le opportunità. L’auspicio più grande è che il piano regionale del riciclo e del recupero dei rifiuti sia portato a termine senza quelle politiche di favoritismo dei territori...".

E infine uno sguardo al porto dove si aspetta, da tempo, il completamento del microtunnel. "La realizzazione del microtunnel ha subito dei ritardi, un anno e mezzo, e questi gravano sulla città perchè le imprese portuali non riescono ad espandersi e ad evolversi. Eni sta facendo la sua parte e i ritardi sono stati causati da errori in fase di realizzazione. Eravamo uno dei primi porti italiani, ora siamo in ennesima categoria per colpa di scelte sbagliate fatte da vecchie governance. A questo punto però è inutile andare a ricercare le responsabilità, mettiamoci tutti a lavoro per far rinascere Livorno".