TESTI ELETTRA


Elettra

Ciao LELA,
all’apprendere della Tua morte ho invidiato i credenti nella trascendenza terrena. Ho immaginato quanto sarebbe desiderabile un seguito di vita in un aldilà, insieme al Tuo amatissimo fratello Ciro, tenero amico e compagno mio di tante avventure, del Tuo papà Leopoldo, della Tua imperiosa mamma “Mazzini”, delle indimenticabili zie Venusta e zia Piera. Quante risate, introdotte dal ‘ti ricordi”. Non mancherebbe il seguito dei luminosi incontri conviviali con Tina e Gianni, altra famiglia di adozione.

I componenti della Corte dei letterati ferraresi che Ti hanno preceduto, Gianfranco e Gaetano, non vorrebbero perdere l’occasione. Orecchiante come al solito, assisterei alle vostre disquisizioni sui valori letterari di questa o quell’opera, alle quali non sfuggirebbero i Tuoi lavori su Paolina Leopardi, sul Segreto di Barbara e sul beffardo Tavor. Disarmato, continuerei però a gustare il nostalgico esercizio dell’ironia e del paradosso; dissimulazioni attinte dalle Tue inesauribili esperienze a Cotignola e a Poggio. Non mi farei mancare di ammirarTi ancora una volta nella fascinazione dei Tuoi studenti: lezioni che inducevano alcuni di quelli ad abbandonare l’indirizzo economico per quello letterario.

Nell’estesa schiera dei Tuoi amici ancora in vita, credenti o meno, suppongo che Andrea, Massimo, Gianni, Vittoria e Roberto vorrebbero essere parte di questo mio sogno.

Senza ritegno infine: ciao fiore della mia gioventù, ragione irrinunciabile della mia stanzialità a Ferrara, divenuta con Te e per Te luogo di appartenenza e di emozione.

A Gian Pietro l’affettuoso abbraccio, consapevoli, lui ed io, di avere ricevuto il grande prezioso dono del Tuo amore.

Gianni

Ferrara, 01 luglio 2022

O.F. AMSEF, Ferrara, t. 0532 209930