Eterno Aldo Montano, re della sciabola: quinta olimpiade, quinta medaglia. E' argento

A 42 anni e mezzo torna sul podio a Tokyo nel torneo a squadre. E sorride sornione: "Quasi quasi resto fino a Parigi... magari come armiere"

La gioia degli sciabolatori azzurri dopo la semifinale (Ansa)

La gioia degli sciabolatori azzurri dopo la semifinale (Ansa)

Tokyo, 28 luglio 2021 - Se Federica Pellegrini è eterna, anche Aldo Montano non ci va tanto lontano. A 42 anni e mezzo, alla sua quinta olimpiade, lo sciabolatore livornese entra - o meglio, si conferma - nella storia della scherma con un'altra medaglia. Non solo: il capitano non fa presenza in semifinale, ma guida. Chiude con un bilancio di +4 stoccate e soprattutto rimette in carreggiata la squadra, iniziando la rimonta.

Gli azzurri della sciabola sono infatti entrati in finale nel torneo a squadre. Luigi Samele, Enrico Berré, Luca Curatoli e Montano hanno sconfitto l'Ungheria con il punteggio di 45-43.

In finale non c'è storia e finisce 45-26 per la Corea del Sud. Ma per l'Italia è comunque un bellissimo argento.

Aldo Montano
Aldo Montano

Ottanta anni dopo la prima partecipazione ai Giochi del nonno Aldo (ma hanno preso parte a varie edizioni dei Giochi anche il papà Mario Aldo e tre suoi cugini) e 12 anni dopo l’oro individuale e l’argento a squadre vinti ad Atene (seguiti poi da due bronzi a squadre conquistati a Pechino e a Londra), Montano è un vero e proprio vulcano. Nel frattempo ha trovato il tempo di diventare anche un personaggio da copertina e di impegnarsi come presidente della Commissione Atleti della Federazione Internazionale.

Nel frattempo, con la moglie Olga Plachina, è diventato due volte papà: Mario Jr è nato quest'anno, mentre la primogenita come poteva chiamarsi se non Olimpia?

"Quasi quasi resto fino a Parigi..."

"In finale alla mia quinta Olimpiade, meglio di così non si puo'". Aldo Montano esulta dopo aver raggiunto la sfida per l'oro con la squadra di sciabola contro la Corea. "E' stato bellissimo condividere le lacrime di gioia con i miei compagni, a 43 anni non me le sarei aspettate. Invece ci sono, e sono meritate: il match è stato tostissimo. Entrare a freddo con l'Ungheria non è facile, ma ho trovato le forze per fare bene. Sembravo un ragazzino? Quasi quasi resto fino a Parigi 2024, magari anche come armiere..." ha detto sorridendo.