Alessandro Franchi è il nuovo segretario della federazione livornese del Pd

E' stato eletto con 92 favorevoli e 2 contrari

Alessandro Franchi

Alessandro Franchi

Livorno, 30 aprile 2021 - Alessandro Franchi è stato eletto con 92 voti favorevoli e 2 contrari segretario della federazione livornese del Pd. Dopo il mal di pancia degli ultimi giorni, il Pd si è ricompattato sul nome del capogabinetto del sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro.

“Un impegno gravoso - ha detto Franchi - al quale sono disponibile a dedicarmi con passione politica, senso di appartenenza, visione strategica e attaccamento al territorio. Il Partito Democratico, forza di governo in tutti i comuni della federazione livornese, deve impegnare ogni sua energia per avviare un confronto e costruire una proposta politica unitaria, evitando divisioni interne, autoreferenziali e correntizie, che hanno stancato iscritti e simpatizzanti. E' necessario allargare la discussione anche fuori dai confini dell’attuale federazione. Da una parte dovremo avviare un confronto immediato con la federazione della Val di Cornia per stabilire priorità comuni e verificare tutti insieme le condizioni, i tempi e i modi di una possibile ridefinizione, su base provinciale, dell’organizzazione del partito territoriale, così come indicato nel documento del novembre scorso. Dall’altra è urgente recuperare una visione di area vasta e promuovere un confronto sullo sviluppo economico e infrastrutturale che guarda alla zona pisana".

"Per fare ciò - ha aggiunto Franchi - è necessario che il partito torni a essere autorevole, forte e unito, che la dialettica interna non prevalga sull’interesse collettivo e tutto il nostro impegno sia finalizzato a ricostruire l’organizzazione e l’iniziativa politica. C’è bisogno del contributo e delle idee di tutte e di tutti e io, qualora eletto, sarò il segretario di tutto il partito: il gruppo dirigente dovrà essere rappresentativo del territorio e di tutte le anime culturali che compongono la nostra comunità politica, capace di ascoltare e interloquire con tutti, di fare scelte condivise, animato dalla voglia di bella politica, in grado di aiutare e supportare i nostri sindaci nel difficile compito di governo dei comuni e di riallacciare un rapporto proficuo con i livelli superiori del partito. Facciamo sintesi delle nostre storie, dei nostri vissuti, delle nostre diversità: ognuno di noi si deve sentire parte di una storia collettiva e, insieme, avere l’ambizione di ri-costruire il partito territoriale, la sua organizzazione e la sua proposta politica”.