Livorno, tramonta l'esperienza grillina. Stella Sorgente: "Nessun rimpianto"

L'ex vicesindaco, che correva per il Comune, raccoglie il 16% ed è fuori dalla competizione

Stella Sorgente (Foto Novi)

Stella Sorgente (Foto Novi)

Livorno, 28 maggio 2019 - Arriva intorno alle 20 quasi in lacrime sotto il Comune, dal quartier generale di piazza Garibaldi, Stella Sorgente terza classificata nella corsa a sindaco con oltre 13mila voti. Insieme a lei tanti attivisti e candidati al consiglio comunale, il deputato Francesco Berti ma anche gli assessori Morini, Belais, Martini, Montanelli, Apolloni e Aurigi.

La delusione c’è e la candidata del Movimento 5 Stelle nell’analizzare la cocente sconfitta punta il dito anche sul trend europeo.

«Un risultato in linea con il voto per l’europarlamento, un trend nazionale in negativo evidente anche se a livello comunale abbiamo pagato alcune questioni. Sapevo che sarebbe stato difficile, ma mi sarei aspettata percentuali diverse – spiega la Sorgente – Non ho nessun rimpianto, mi sono impegnata tantissimo in questi cinque anni e penso che faremo un’ottima opposizione. Ne sono molto convinta, siamo a conoscenza di una serie di cose di cui abbiamo fatto esperienza in questi anni e dunque siamo preprarati. Faremo un’opposizione molto corretta».

La candidata dei 5 Stelle ha poi anche sottolineato come «il contratto di governo con la Lega, a Livorno non ha portato giovamento, ragion per cui dovremo ripartire dall’identità del movimento sia a livello locale che nazionale».

Il ballottaggio è già all’orizzonte, ma la Sorgente precisa: «Al momento nessuna indicazione di voto, ma voglio dire che il prossimo sindaco se vorrà potrà avere da noi un passaggio di consegne che nel 2014 non c’era stato. Di questi cinque anni resta il lavoro fatto a livello di bilancio, perché chi verrà troverà un bilancio molto pulito e senza nessun tipo di problema diversamente da quanto era avvenuto a noi – ha aggiunto – Oltre a una situazione nelle partecipate più positiva di quella che era stata lasciata. Quanto alle alleanze in campagna elettorale, sicuramente sarebbe stato più opportuno e più semplice correre avendo delle liste a sostegno. Noi avevamo solo 32 candidati, altri ne avevano oltre 300 nell’insieme. Le coalizioni che vanno al ballottaggio hanno 4 liste, cosa che impone una riflessione sul futuro. Ma rifletteremo anche su altre cose, sul gruppo, facendo opposizione partendo da una base di consapevolezza importante. E’ stato tanto il lavoro fatto, a cominciare dai risultati del risanamento delle partecipate, il lavoro nelle scuole, la candidatura a capitale italiana della cultura, il lavoro nel sociale sulla casa: sono progetti nostri, da portare avanti. E spero, se vorrà, di parlarne con il prossimo sindaco in modo molto laico». Sul futuro, la Sorgente ha già una certezza. «Questa continuerà a essere per noi una città laboratorio – chiude – E quanto a me, tornerò a fare il lavoro più bello del mondo ovvero l’insegnante».

Irene Carlotta Cicora