Ecco la nuova segreteria del Pd di Livorno: "Appoggio incondizionato a Salvetti, si apre a sinistra e 5Stelle"

La squadra di Federico Mirabelli composta da 13 membri che rappresentano varie anime del partito. L’elenco di tutti i nomi e degli incarichi

La nuova segreteria del Pd Livorno

La nuova segreteria del Pd Livorno

Livorno, 12 marzo 2023 – E’ nata ufficialmente la segreteria comunale del Pd. Il ‘nuovo esecutivo’ guidato dal segretario dem Federico Mirabelli è stato presentato ieri mattina nella sede di via Donnini. Un team più ristretto rispetto ai 18 della vecchia segreteria "pensato per garantire maggiore funzionalità e operatività".

L’esecutivo è presto fatto: 13 membri, 12 persone fisiche, 10 nomine politiche e 3 componenti per funzione (il capogruppo Pd in Consiglio comunale Paolo Fenzi, Bernardo Taddei e Rita Villani). Di questi 12, 4 provenienti dai Giovani Democratici e 40 anni è l’età media della segreteria politica. A Mirabelli la segreteria comunale e la ‘Vivibilità urbana’ (ad interim, però).

Una materia, per sua stessa ammissione, di "strategica importanza" per i dossier roventi racchiusi al suo interno (Aamps, impiantistica, differenziata e rifiuti). Poi troviamo Mario Camici, 69enne pensionato, come responsabile dell’Organizzazione. All’esperto tecnologo 53enne Franco Spinella invece va la materia dell’ ’Economia e Lavoro’. L’ ‘Assetto del Territorio’ è finito nelle mani del 29enne Simone Aprea, ex Giovane Dem e bonacciniano molto vicino al duo Guarnieri e Benifei, entrambe già passate da via Donnini. Seguono Giulia Aringhieri, infermiera e atleta paralimpica, alle ‘Politiche sociali’, l’educatrice Giulia Cecchi alla ‘Cultura’, ‘Diritti e Pari Opportunità’ a Mia Diop (GD), Giulia Macchi (classe 2003) agli Affari Istituzionali.

Nel riempire le caselle Mirabelli ha detto di non aver "guardato alle logiche nazionali". Certo, la priorità rimane "garantire pluralismo e tutelare le diverse sensibilità" interne al partito. Non trascurabile però la riconferma di Alessio Quintavalle in qualità di vice segretario, scommettendo al contempo su "rinnovamento e innovazione attraverso l’innesto di risorse giovani".

Non solo profili ma anche metodo: "Ho deciso di utilizzare un format diverso dalle impostazioni tradizionali con il quale eravamo soliti organizzare la segreteria. Il format innovativo e incardinato su 3 temi cruciali: mobilitazione dal basso, appoggio incondizionato a Salvetti, costruzione di un programma e di una coalizione di centrosinistra".

Questi i tre ‘comandamenti’. La volontà espressa sembrerebbe quella quindi di voler spingere sempre più sul ‘Modello Livorno’, "ponendosi a specchio rispetto alle commissioni in seno al Consiglio Comunale, a supporto dell’amministrazione".

Ma per la costruzione della coalizione ‘alla sinistra’ del Pd, a chi guarda Mirabelli? "A tutti quelli che si riconoscono nel centrosinistra", posto che "la vittoria della Schlein alla segreteria nazionale ha aperto uno scenario nuovo tale per cui il quadro politico a sinistra è cambiato". Ovvero: "Siamo aperti al confronto su alcuni temi con il M5S". Certo, "domani Stella Sorgente non la chiamo, ma a tempo debito verranno fatte aperture con chi vorrà confrontarsi col Pd". La pregiudiziale vera rimane solo a destra (“il vero nemico”) e non importa se anche tra le fila del centrodestra i rumors della carta civica si fanno sempre più insistenti, Mirabelli non ci pensa e preferisce "curar e il proprio cortile". Anche perché "l’operazione di apertura vera al civismo l’abbiamo fatta noi. Vedremo se anche loro sapranno fare lo stesso".

Francesco Ingardia