Comizio di Salvini nel salone diocesano, striscione contro il vescovo

Il comitato ‘Livorno antirazzista’ contesta la visita del leghista

Matteo Salvini

Matteo Salvini

Livorno, 21 febbrio 2018 - «La polizia ha fermato alcuni compagni colpevoli di aver attaccato uno striscione in Piazza Grande, in vista del comizio di Salvini.Lega a Livorno. Basta un bonifico il vescovo accoglie il razzismo’. La Squadra Mobile, subito accorsa per reprimere questo violento atto sovversivo, ha prontamente sequestrato lo striscione».

Il comitato ‘Livorno Antirazzista’ contesta duramente l’arrivo del leghista Salvini che sarà ospitato nel Centro diocesano in via delle Galere gestito da don Placido, parroco della chiesa della Madonna. Il parroco ieri ha raccontato la vicenda a Il Telegrafo ma, a poche ore dall’arrivo di Salvini, ecco che ‘Livorno Antirazzista’ ha posizionato uno striscione proprio sul portone del duomo. «Vorremmo chiedere a Monsignor Giusti come si accordi il lavoro lautamente retribuito svolto nell’accoglienza dei migranti, con il bonifico ricevuto dalla Lega per ritagliare uno spazio cittadino ad un seminatore di odio razziale. Quanto c’è dell’evangelismo cattolico nel pensiero politico espresso da Salvini?».

E ancora: «Sono anni che chi porta avanti le lotte reali nei quartieri e in ogni città contesta la politica razzista di Salvini – scrive ‘Livorno Antirazzista’ – che promette azioni repressive e scenografiche in risposta a qualunque problema senza mai affrontare l’analisi delle cause sociali scatenanti che ne stanno alla base». Il 23 febbraio Salvini arriverà alle 14,30: «Saremo in piazza con una presenza decisa e calibrata – continua la nota – pronti ad accoglierlo numerosi per dimostrare che quanto successo in precedenza è stato il frutto di un sentimento collettivo di un rifiuto verso il fascismo in ogni sua forma, e non solo sputi». Il riferimento è all’accoglienza della parlamentare di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che è stata aggredita con parolacce, lanci di bottiglie e sputi, dai centri sociali in piazza Garibaldi. I contestatori – molti dei quali sono stati denunciati – parlano di «democrazia negata» e il livello di tensione sale, in vista dell’arrivo di Salvini.

L’esponente della Lega farà tappa, prima di arrivare a Livorno, a Piombino. Anche all’ombra delle acciaierie si prepara la contestazione. Alle 10 in piazza Cappelletti si terrà una ‘contro manifestazione’ organizzata dai ragazzi di ‘Stato di emergenza’, sostenuti ad oggi da Rifondazione comunista e Potere al popolo. «Salvini, che mai fino ad ora si era interessato dei destini della Val di Cornia e della Maremma decide di far passerella elettorale sulle rovine delle acciaierie – ha dichiarato il candidato all’uninominale alla Camera di Potere al popolo, Massimo Cini – sarò convintamente a fianco dei ragazzi di ‘Stato di emergenza’ in piazza Cappelletti. Insieme continueremo la lotta dando il nostro contributo alla ricostruzione della nostra comunità, del lavoro e del tessuto sociale». «Ognuno è libero di manifestare la propria opinione – incalza la candidata alla Camera nel plurinominale per la Lega, Elena Vizzotto – Matteo non ha bisogno di contestatori, Matteo crede nei giovani e noi ci mettiamo la faccia proprio per il loro futuro. Se Aferpi è chiusa non è certo colpa della Lega».