Piombino, in casa Pd volano gli stracci. Si dimettono segretario e direzione

Bruciante la sconfitta nella città dell'acciaio. Convocata l'assemblea

Massimiliano Roventini, segretario Pd

Massimiliano Roventini, segretario Pd

Piombino (Livorno), 16 giugno 2019 - Il segretario e tutta la direzione della Federazione del Pd hanno dato le dimissioni e, in una riunione di ieri, hanno deliberato la convocazione dell’assemblea territoriale per l’ultima settimana del mese. Nella sostanza per «prendere decisioni immediate rispetto all’organizzazione del Partito». Più in particolare per eleggere il nuovo segretario, per analizzare la sconfitta elettorale di Piombino, per «aprire il Partito alla società», per programmare le assemblee dei Circoli, per definire le «strategie territoriali alla luce dei nuovi assetti politici ed amministrativi» per costruire un’opposizione forte nei comuni in cui il Pd non è forza di governo».

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Un bel programma per una risalita che presuppone unità e senso di appartenenza che la direzione dimissionaria auspica e invoca ma che esiste fino a un certo punto. Si legge infatti in una nota dei vertici del Pd: «La direzione si è svolta senza la partecipazione della componente zingarettiana del Partito, che dopo aver disertato la segreteria di lunedì scorso chiedendo la convocazione di questo appuntamento, ha scritto una lettera, peraltro non firmata, in cui giustificava la propria assenza asserendo impegni già presi da molti membri». Cosa che indirettamente la segreteria stigmatizza in un inciso che suona come un appello e un invito: «Il Partito deve lasciarsi alle spalle le dinamiche che lo hanno governato negli ultimi dieci anni, che hanno inciso anche sulla gestione attuale e fatto sì che anche le amministrazioni risentissero della mancanza di innovazione e sostegno politico, contribuendo alla realizzazione degli inconfutabili risultati elettorali».