"Mi ricandido per finire il lavoro iniziato nel 2019"

Livorno, Federico Mirabelli vuole restare alla guida del Partito democratico. "Nessuna preclusione per Terzo Polo e Cinque Stelle"

Federico Mirabelli, segretario del Pd livornese

Federico Mirabelli, segretario del Pd livornese

Livorno, 8 gennaio 2023 - «Dopo settimane di riflessioni è giunto il momento di annunciare la mia ricandidatura alla segreteria comunale del Partito Democratico di Livorno, in vista del congresso locale di fine mese". Così Federico Mirabelli ieri mattina al Circolo Norfini di Colline, alla presenza di militanti e giornalisti. Una (ri)candidatura, la sua, "per portare a termine il lavoro iniziato nel 2019", dice Mirabelli, maturata anche per avere, tramite il voto dei livornesi, un "giudizio sul primo mandato" scaduto lo scorso ottobre. Mirabelli fa una sintesi di quanto fatto e di quanto intende fa re, per la "Livorno del futuro".

Coalizione come un’auto

"Occorre ripartire - sostiene Mirabelli - dal modello 2019 (in riferimento alla candidatura civica dell’attuale sindaco Luca Salvetti, ndr), raccogliendo il più ampio consenso delle forze di centrosinistra della città. Nessuna pregiudiziale quindi verso Terzo Polo e M5S". Una coalizione da costruire ricalcando l’assemblaggio di un’auto: "Servono costruttori e non demolitori: il telaio di una macchina è la struttura di base che serve a comporre l’auto ma anche a reggere l’urto su buche e avvallamenti. Tutti concorrono a costruirla portando il proprio componente". Un telaio quindi, secondo Mirabelli, come elemento di base su cui costruire una nuova alleanza. Il messaggio lanciato è stato forte e chiaro (nonché il più applaudito dai presenti): "Mai con le Destre". Per bloccare la "loro avanzata serve difendere Livorno e la sua storia attraverso risultati e risposte concrete".

I valori e i diritti

Il segretario comunale uscente identifica un "sistema di valori di base su cui convergere, orientati a sinistra, e fondati sull’accoglienza, antifascismo, lavoro, partecipazione e diritti: l’antifascismo non è qualcosa di morto e sepolto, anzi, fa parte del nostro dna e della cultura repubblicana". Ma ancora, valori come "libertà, democrazia e giustizia sociale e democrazia rappresentano il nucleo della nostra società".

Welfare e infrastrutture

In caso di rielezione, Mirabelli ha affermato di voler "incentrare gran parte del secondo mandato sulla tutela della salute pubblica, da garantire attraverso la realizzazione del nuovo ospedale, la cui ultimazione è fondamentale per la città, senza però decimare le specialistiche del vecchio. La Regione ha messo a bilancio risorse importanti per il nuovo ospedale, ma guai a ridurre gli investimenti su quello già esistente". Quasi obbligato il passaggio sulla Darsena Europa: "Il polmone dell’economia locale è il porto. E la realizzazione della Piattaforma Europa collocherà Livorno al centro dell’economia marittimo-logistica, compresa tra Europa e Nord Africa". Sul termovalorizzatore?: "Già nel 2019 parlavamo di superamento. Lo spegnimento è previsto per il 30 ottobre 2023, ma solo in presenza delle giuste condizioni in tema di occupazione, equilibrio aziendale e sostenibilità ambientalei".

L’asse con Salvetti

"Ho a cuore l’interesse della mia città, e per questo è vitale continuare ad aiutare l’attuale sindaco". Un’asse Salvetti-Mirabelli, quindi, in virtù della "realizzazione entro fine anno degli obiettivi contenuti nel Documento Livorno 2023: dall’approvazione del piano operativo comunale, alla ripresa di ciò che è stato l”Officine delle idee”, fino all’attuazione di quanto previsto dal piano triennale dei lavori pubblici".

I l Pd (locale) a congresso

"Bonaccini o Schlein? Non sono interessato alle dinamiche nazionali - risponde deciso Mirabelli alla domanda di una giornalista -, auspico solo la fine della stagione di una politica che parla solo con la pancia, con impraticabili slogan populisti di sicuro apprezzamento". "La politica è servizio, è mettersi a disposizione del prossimo, in ascolto e con rispetto". Una capacità di ascolto da potenziare attraverso il ritrovato ruolo dei circoli. "Immagino dei circoli tematici, a seconda delle affinità dei territori, con dei portavoce, portatori di interessi particolari, con cui dibattere e confrontarsi". Molti in sostanza, i segnali di apertura lanciati da Mirabelli. Meno invece per le modalità con cui il popolo dem livornese sarà chiamato ad esprimere la sua preferenza sul nome del candidato segretario nei circoli tra il 28 gennaio e il 12 febbraio: "Per il congresso locale è previsto solo il voto degli iscritti, quindi nessuna apertura ai simpatizzanti - conclude Mirabelli - il regolamento parla chiaro".

Francesco Ingardia