Francesco 'Maestro’ Pellegrini e il nuovo disco alla Fortezza Vecchia

Appuntamento venerdì 9 agossto alle 22.30 (ingresso gratuito) con il chitarrista degli Zen Circus

Francesco Pellegrini

Francesco Pellegrini

Livorno, 9 agosto 2019 - Inizia dalla Fortezza Vecchia questa sera (venerdì 9 agosto) alle 22.30 (ingresso gratuito) il viaggio che porterà alla scoperta del nuovo disco di Francesco 'Maestro’ Pellegrini, chitarrista degli Zen Circus e livornese doc. Si tratterà di uno speciale set duo, ad accompagnarlo al pianoforte infatti ci sarà il padre Andrea, per presentare... canzoni che ancora non esistono, ma che presto esisteranno. «Suonerò tutti i brani contenuti nell'album in uscita questo autunno - ha spiegato Francesco Pellegrini - Canzoni mie, che finalmente prendono forma in un lavoro articolato. Da tempo ormai sto lavorando a questo progetto, visto che il prossimo anno non sarò impegnato con gli Zen Circus potrò promuoverlo. E inizio da questa serata, la prima di una decina di anteprime al lancio del disco».

La genesi dell'album è molto particolare. «Ho iniziato scrivendo un brano per ogni persona alla quale tengo veramente tanto, dai colleghi ai familiari e gli amici - ha aggiunto - La seconda parte è invece più collettiva, con l'obiettivo di raccontare la condizione dell'essere musicista. Nella serata in Fortezza Vecchia sul palco ci sarà un'atmosfera intima, io sarò voce, chitarra e fagotto mentre mio padre sarà al pianoforte». Il rapporto con il padre Andrea Pellegrini, jazzista di grido, è guidato dalla musica. «Per molti anni abbiamo vissuto artisticamente su due binari paralleli - rivela infine Francesco Pellegrini - Poi questi binari hanno iniziato ad incontrarsi. Il mio percorso accademico mi ha fatto scoprire il suo linguaggio, lui si è avvicinato e ha apprezzato il mio lavoro e la mia musica. Il fatto che sarà con me sul palco della Fortezza non è solo legato al suo essere top di categoria. Voglio proprio che sia lui a suonare con me. Questa sera sentiremo e sentirete canzoni in versione acustica e decisamente intima - conclude - Musiche e brani riarrangiati, con un pizzico anche di improvvisazione».