Sanremo 2019, la prima serata dei toscani. Ecco com'è andata

Irama e Matteo Bocelli fanno impazzire i social, i Negrita 16 anni dopo, gli Zen Circus con gli sbandieratori aretini. Motta ringrazia, Nigiotti commuove

Da sin. Zen Circus, Motta, Enrico Nigiotti, Negrita, Irama

Da sin. Zen Circus, Motta, Enrico Nigiotti, Negrita, Irama

Sanremo, 5 febbraio 2019 – Rock, indie, pop e romantiche ballate per i toscani in gara a Sanremo 2019. Al termine della prima lunga, lunghissima, serata della 69esima edizione del Festival della canzone italiana è già Irama-mania. Per il popolo social è lui il vincitore, nella realtà è ancora presto per saperlo. Ma la classifica provvisoria con i voti della giuria demoscopica nella zona blu (quella più alta) mette Irama, nella zona gialla (metà classifica) i Negrita e Nigiotti. In zona rossa, invece, Motta e Zen Circus.

E sono proprio i pisani Andrea Appino (un incrocio tra Cocciante ed Ermal Meta cinguettano su Twitter), Karim Qqru, Massimiliano ‘Ufo’ Schiavelli e Francesco Pellegrini, i primi toscani a salire sul palco dell’Ariston. Per la band, che propone rock indipendente da oltre vent’anni, ‘L’amore è una dittatura’ (recita il titolo della canzone) ma ha la “democrazia nel cuore”. E sui social piovano apprezzamenti positivi, “canzone e concept top” cinguetta un fan sanremese.

TUTTI I VINCITORI TOSCANI DEL FESTIVAL DI SANREMO (clicca qui)

Anche i capelli di Francesco Motta ricordano un po’ Ermal Meta, ma il genere è completamente diverso. L’ibrido pisano-livornese canta ‘Dove è l’Italia’, atmosfere indie-pop – sottolineate dal filtro Instagram Vhs anni Novanta durante la performance – per la storia di una migrante davanti al mare che sbarca. Dopo la performance, via social, ringrazia: “Eravate con me ed è stato bellissimo”.

Escono per diciassettesimi (su 24 in gara) i Negrita, la band aretina simbolo di coerenza e amicizia. Il gruppo torna sul palco dell’Ariston dopo 16 anni da ‘Tonight’ (arrivarono 18esimi) per festeggiare i 25 anni di rock tradizionale. ‘I ragazzi stanno bene’ (questo il titolo) e hanno il fuoco nelle vene.

Alle 24,45 s’infiammano i social: è il momento di Irama che, prima di salire sul palco, si fa un selfie e lo posta su Instagram. “Felice di vivere questa avventura con voi” scrive ai fan il 22enne nato a Carrara da genitori di Pontremoli. Filippo Maria Fanti, questo il vero nome, per la sua seconda volta all’Ariston (la prima nel 2016 con ‘Cosa resterà’ nelle ‘Nuove proposte’) intona “La ragazza col cuore di latta”, raccontando una ragazza e un padre che le ruba il cuore, con tanto di coro gospel. I migliaia di follower del cantante (sommati ai 3,5 milioni di fan della fidanzata Giulia De Lellis) si scatenano con una pioggia di complimenti al favorito dalla charts. Si va da “geniale” a “leggendario” passando per “sei pazzesco” fino a “sei tu il nostro vincitore”.

 

Penultimo in gara il trentenne Enrico Nigiotti con “Nonno Hollywood”, un ricordo della Livorno che fu, con la nostalgia della campagna “quant’è bella e bere vino”.

Durante il primo atto della settimana sanremese del direttore-dittatore-dirottatore artistico Claudio Baglioni, brilla un’altra stella toscana. Anzi due. Superospite è, infatti, il tenore Andrea Bocelli che si commuove dopo aver dettato con Baglioni ‘Il mare calmo della sera’. Poi si toglie il giubbotto di pelle per quello che è il passaggio di testimone al figlio Matteo, 21 anni occhi neri che hanno già colpito e affondato il cuore delle fan (almeno dai commenti dei social). Padre e figlio di Lajatico interpretano ‘Fall On Me’, canzone estratta da ‘Sì’, l’ultima fatica del tenore.