Addio sogno amaranto E’ sfumata la serie D

Brutta prestazione al Comunale della squadra di mister Angelini . I calci di rigore premiano la freddezza del Pomezia. Applauso ai 400 supporter

Migration

Prende vita l’incubo amaranto che contro il Pomezia non trova la vittoria e si arrende ai rigori salutando, di fatto, la Serie D. Al Comunale la squadra di mister Angelini offre ai 400 presenti una prestazione indecorosa: sotto di due reti e con un uomo in più sono riusciti ad acciuffare un pareggio totale (3-3) grazie a un rigore di Vantaggiato. Lo stesso Toro di Brindisi, però, insieme a Petronelli e Ghinassi sbaglieranno dagli undici metri condannando il Livorno a un altro anno di Eccellenza. Succede di tutto nel primo tempo. Dopo uno scontro si accendono gli animi al quarto d’ora con un violento parapiglia tra le due squadre. A farne le spese è Ruggiero che viene espulso dal direttore di gara. La gara intanto si è interrotta per oltre un quarto d’ora a causa di subbugli sugli spalti. Una volta ripartita, il cartellino rosso poteva essere la scintilla per mettere la partita in discesa e invece gli amaranto subiscono il contraccolpo con Teti che in contropiede segna. Neanche il tempo di riassestarsi che la squadra di mister Angelini subisce il raddoppio con un gran ben tiro di Lo Pinto. Su entrambe le reti gravissime le incertezze di Palmiero che non conclude neppure il primo tempo, sostituito. Il secondo tempo si apre con le speranze amaranto che tornano ad accendersi grazie a Vantaggiato che su rigore procurato da un arrembante Apolloni, segna la rete del 2-1. La rete e gli ingressi di Petronelli e Gelsi fanno sì che l’umore degli amaranto cresca e la seconda frazione è un assolo del Livorno. A dieci minuti dalla fine Frati colpisce una clamorosa traversa, sulla respinta Russo viene anticipato sul più bello. Lo stesso difensore però all’82esimo viene costretto ad atterrare un Massella lanciato a rete. Cartellino rosso e parità numerica ristabilita. Il secondo tempo finisce tra la stanchezza e i tentativi del Livorno di segnare. Stanchezza ai supplementari con il Pomezia che però ha tentato di cogliere di sorpresa gli amaranto. I calci di rigore viene premiata la freddezza del Pomezia, nonostante uno strepitoso Pulidori, dal dischetto sbagliano Vantaggiato, Petronelli e Ghinassi. Gli amaranto non raggiungono la Serie D. Tifare il Livorno è però questo, sofferenza e resilienza. Perché, appunto, amaranto significa non appassire mai nonostante più delusioni che soddisfazioni. Contro il Pomezia è arrivata l’ennesima doccia fredda della storia del Livorno, ma questo non fermerà i suoi tifosi nel tifarlo domenica dopo domenica. Un applauso va ai 400 supporter andati al seguito della squadra che non si meritano delusioni e prestazioni del genere.

Pomezia (3-4-1-2): De Angelis; Bianchi (75’ Fusaroli), Passiatore (79’ Celli), Cardinali; Lo Pinto (70’ Lahrach), Fiorentini, Ruggiero, Gallo (55’ Manga); Cano (55’ Otero); Teti, Massella. A disposizione: Pinna, Kepi, Oi, Mezzina. All. Scaricamazza

Livorno (4-2-3-1): Pulidori; Palmiero (56’ pt Petronelli), Giampà (45’ Ghinassi), Russo, Giuliani; Gargiulo, Pecchia; Frati (80’ Ferretti), Apolloni (54’ Gelsi), Torromino (93’ Panebianco); Vantaggiato. A disposizione: Fontanelli, Milianti, Marinai, Durante. All. Angelini Arbitro: Marra di Mantova Reti: 37’ Teti, 45’ Lo Pinto, 50’ Vantaggiato. Note: angoli 4-8, ammonitI Gallo, Teti, Giampà, Apolloni, Bianchi, Ghinassi, espulsi Ruggiero e Russo

Filippo Ciapini