Il "Mezzofondiere": Lazzeri racconta l'atletica su Youtube

Tra dirette e approfondimenti l'atleta livornese si specializza sempre di più nei video sui grandi protagonisti della "regina degli sport"

Gianmarco Lazzeri durante una delle puntate del "Mezzofondiere"

Gianmarco Lazzeri durante una delle puntate del "Mezzofondiere"

Livorno, 2 agosto 2018 - Ha cominciato con i ritratti dei protagonisti della storia dell'atletica leggera a Livorno e ora spazia nella grande atletica con un canale di You tube, "Il Mezzofondiere".

Gianmarco Lazzeri, 23enne mezzofondista dell'Atletica Livorno continua ed espande la sua passione di comunicatore del mondo della "regina degli sport". Con il suo canale di Youtube presenta i principali appuntamenti nazionali e internazionali, affronta tematiche sull'allenamento, racconta un po' delle sue gare e intervista in diretta atleti di livello nazionale. 

"Ho cominciato a studiare quantitative and computational biology a Trento a febbraio _ racconta Lazzeri_ e in assenza di tv, mi sono avvicinato a Youtube. Ho scoperto le community di videogiocatori, milioni di persone riuniti attorno a pochi youtubers. A fine marzo, mi è saltato in mente che una cosa del genere per l'atletica non esisteva. Il giorno dopo avrei aperto il mio canale".

Lo scopo di Lazzeri "è riunire gli atleti d'Italia in una comunità online in cui si riconoscano per interessi, passioni e modi di pensare comuni. L'atletica è uno degli sport più praticati in Italia, ma anche tra i meno esaltati... addirittura da chi lo pratica. Vorrei che le centinaia (per ora) di persone che seguono il Mezzofondiere dicessero: 'Caspita! Sono in tanti a pensarla come me'. E sono sicuro che dalla diffusione dei valori dell'atletica e dello sport in generale possono venir fuori solo cose positive. L'idea delle dirette mi è venuta in aprile".

Secondo Lazzeri, "il bello dell'atletica, rispetto ad altri sport che sono cresciuti enormemente in questi ultimi anni, è che non è ancora sorta una barriera tra i campioni e gli 'amatori'. Questi appuntamenti, in cui parlo con i campioni interagendo via chat con la community, servono ad appianare ancor di più questa differenza: loro sono forti, noi meno, ma tutti la pensiamo allo stesso modo. La fatica dell'allenamento, la gioia della vittoria, la frustrazione della sconfitta sono le stesse. E un successo mondiale può esser condiviso da tutti".