Kobe Bryant, il ricordo di Fantozzi: "Quando disse che ero il suo idolo..."

Il ricordo affettuoso dell'ex play della Libertas Livorno: "Morire in questo modo è una tragedia assoluta"

Alessandro Fantozzi

Alessandro Fantozzi

Livorno, 27 gennaio 2020 - "In un'intervista Kobe Bryant disse che ero il suo idolo, evidentemente il mio modo di giocare un po' fantasioso lo colpì quand'era bambino e viveva qui in Italia insieme al padre, affrontato diverse volte nel corso degli anni. Quando Kobe fece il mio nome come idolo da piccolo mi arrivarono tantissimi messaggi da parte dei miei amici, furono loro a riportarmi le sue parole". A confessarlo è Alessandro Fantozzi, ex giocatore di pallacanestro e playmaker della Libertas Livorno nel periodo in cui il campione Nba - scomparso domenica per un incidente in elicottero - viveva in Italia al seguito del padre.

"Morire a 41 anni, in questo modo - prosegue Fantozzi intervistato dall'emittente romana Radio Incontro Olimpia - è una tragedia assoluta. Mi ha scosso molto. Ancor di più sarà ricordato come una leggenda, un modello a cui ispirarsi. Sarà un mito per sempre".

"Lo ricordo perfettamente da bambino - conclude Fantozzi - sempre al seguito di papà Joe, durante e dopo le partite. Dimostrava già di aver la tecnica e la passione per emergere. Mi ha sempre colpito per la cultura del lavoro, la sua pignoleria e la voglia di imporsi. Ha trasmesso tanto a tutti quelli che giocano a basket".