Spinelli: "Il Livorno si sta riprendendo. E il futuro è garantito"

Il presidente Aldo Spinelli torna a parlare dopo un lungo silenzio

Aldo Spinelli

Aldo Spinelli

Livorno, 14 febbraio 2019 - «Tra pochi giorni saranno 20 anni, sembra ieri... Meno male festeggiamo questo 104° compleanno con la bella vittoria con il Cosenza».

Il presidente del Livorno, Aldo Spinelli, torna a parlare dopo un lungo silenzio, all’alba del ventennale dal suo ingresso nel Livorno. Tocca tanti temi, partendo dall’attualità. «Prima della gara i giocatori erano compatti e motivati – ci dice –: ho visto un bel gruppo, spirito giusto, una bella unione. Dobbiamo aspettarci una ripresa perché abbiamo regalato un quarto di campionato: abbiamo pagato la prima fase di campionato. Non credo sia colpa di Lucarelli o dei giocatori, forse è stata una preparazione troppo dura e qualche assenza ci ha penalizzato. Adesso ci stiamo riprendendo quello che abbiamo costruito questa estate e poi migliorato con innesti positivi. Kupisz mi piace molto. Aspettiamo il Raicevic di dicembre: che guarisca bene perché ci può dare un grande aiuto».

Un bilancio di questi 20 anni?

«Esclusa la retrocessione in C, immeritata, dove siamo stati penalizzati da quell’errore che abbiamo ancora negli occhi, per il resto sono stati anni abbastanza in linea con il potenziale della città. Sette anni di Paradiso, poi tanto Purgatorio, e un po’ di C, l’Inferno».

Se guarda avanti, cosa vede?

«Programmiamo il futuro, abbiamo provato a invogliare tutti a subentrare, ma non ci riusciamo. Eppure stiamo vedendo cosa accade tra Palermo e Spezia... Noi non siamo mai stati toccati in 20 anni da nessuno scandalo: è un mio orgoglio, nessuno deve avere un centesimo dal Livorno. Andiamo avanti e stiamo cercando una casa per gli allenamenti dei giocatori: siamo stati presi in contropiede su Stagno perché dovevamo fare degli investimenti proposti da Peiani che non sono andati a buon fine. Possibilmente vorremmo acquistare dei terreni e ricominciare da zero come 20 anni fa. Ma ora siamo molto più fortui, abbiamo 25 giocatori di proprietà, un settore giovanile importante. Mi auguro di ritrovare un po’ di serenità con tutti. Ringrazio i tifosi che domenica mi hanno applaudito, vorrei che tutti si stringessero intorno alla squadra. Noi onoreremo sempre la società».

Ma la cordata?

«Non ho più sentito nessuno, aspettiamo una proposta scritta e se arriverà ne terremo conto. Confido molto in chi è venuto qui a parlare, aspettiamo ma continueremo a investire nella squadra e nelle strutture: non è possibile che i nostri giocatori non abbiamo campi. Mi hanno fatto lasciare Stagno...».

Milli sarà il nuovo dg?

«Milli è un mio carissimo amico, è un computer umano del calcio, sa tutto su squadre e giocatori: terrà la gestione della società fino a che non ci sarà un nuovo consiglio di amministrazione. Abbiamo già fatto una sottoscrizione di 1,5 milioni e purtroppo Peiani non ci ha potuto seguire, si è autoescluso da solo. Non potevamo lasciare giocatori e dipendenti senza stipendio. Se poi è in quella cordata ne siamo felici perché si è dato da fare, ma per ora di scritto non c’è nulla».

Che dice ai tifosi?

«Che onoreremo sempre i nostri impegni. Andiamo avanti guardando al futuro, entro marzo abbiamo un paio di proposte da valutare su dei terreni, la cosa più importante ad oggi. Lavoriamo per migliorare, per mantenere la categoria: se saremo noi a continuare, non la perderemo mai più. Questa è la mia promessa».