Il Livorno prende tre schiaffi a Perugia / FOTO

Gli amaranto, senza Diamanti e Bogdan, vanno ko in Umbria. Gol della bandiera del giovanissimo Gori su rigore

Un momento di Perugia-Livorno (Crocchioni)

Un momento di Perugia-Livorno (Crocchioni)

PERUGIA-LIVORNO 3-1

Perugia, 30 marzo 2019 - Il Livorno torna con le ossa rotte da Perugia: 3-1 per gli umbri, gol della bandiera amaranto segnato dal giovanissimo Gori su calcio di rigore.

PRIMO TEMPO - Breda tiene a riposo precauzionale Diamanti, in vista delle partite ravvicinate con la Cremonese in casa e con il Cittadella fuori. Alle spalle delle punte Raicevic e Giannetti agisce Dumitru. In difesa c'è Boben, con Bogdan fuori per lo stesso motivo di Diamanti, mentre Rocca e Porcino sono in campo dall'inizio. Capitan Luci festeggia i 34 anni.

Al 2' ci prova subito da lontano Raicevic, ma Gabriel para a terra. Sarà l'unico intervento del portiere umbro in tutto alò primo tempo. Al 3' è Zima a compiere il miracolo su Verre, che di destro spara all'incrocio: il portierone vola e devia in corner riparando così all'errore di Boben che aveva perso palla. Pochi secondi dopo e l'estremo difensore amaranto si ripete salvando la porta su uno spaventoso batti e ribatti. Il Livorno è in confusione, soffre la spinta iniziale del Perugia che scalda le mani di Zima anche al 6', sempre con Verre da fuori area. E' un po' l'anticamera di quanto succederà verso il 40'...

Dopo i primi dieci minuti, però, gli uomini di Breda riprendono confidenza con se stessi e sfoderano il coraggio. Dumitru si dà molto da fare con accelerazioni interessanti, ma eccede nel personalismo e non arriva mai lucido all'ultimo appoggio. Fino a questo punto le due squadre sono tutto sommato equivalenti, anche se il Livorno non riesce mai a impensierire davvero Gabriel (nel primo tempo saranno sei tiri in porta del Perugia, uno solo degli amaranto).

Al 38' il Perugia passa con Verre. Gonnelli va a vuoto e consente involontariamente a Sadiq sulla sinistra di fare un assist per Verre che arriva al limite dell'area e fa partire un rasoterra non irresistibile: Zima ci arriva, ma è in controtempo e non può impedire a Verre di festeggiare il suo undicesimo gol stagionale. Si va al riposo dopo un minuto di recupero e con il Perugia in vantaggio.

SECONDO TEMPO - L'assenza di Diamanti si fa sentire. Là davanti il Livorno è privo di un vero leader: Dumitru non ha lo stesso spessore per 'cucire' il centrocampo e l'attacco, Raicevic e Giannetti sono marcati a vista, non ricevono suggerimenti e non si aprono varchi. La loro è una presensza-assenza.

E il Perugia raddoppia con Carraro al 48'. Corner velenoso, Boben salta a vuoto, anche Gonnelli è in ritardo: Carraro salta di testa bruciando tutta la difesa e insacca sotto la Nord piegando le mani di Zima.

Il Livorno si smarrisce, non riesce a ingranare, va avanti (male) per inerzia, non recupera dallo stordimento. Al 52' Breda toglie un attaccante, Giannetti, e inserisce un difensore, Gasbarro, che va a fare il centrocampista: il cambio non inciderà. Si fa avanti la paura di assistere all'involuzione vista a Spezia, e così sarà: gli amaranto girano a vuoto, gli avversari cavalcano gli spazi. Molti errori, poche idee, brutta copia davvero rispetto ai primi 35' del primo tempo, reazione senza contenuto.

Al 60' la frittata è fatta: rigore per il Perugia causato da un disastroso Boben che abbraccia Han e lo stende. Dal dischetto Verre di destro non sbaglia e sigla il 3-0. 

Breda toglie Raicevic e mette Gori, che al 64' conquista a sua volta un penalty subendo fallo da Gyomber e lo realizza, bagnando il suo esordio in amaranto con il gol che riaccende un po' di speranza.

Altri due gol da rimontare però sono decisamente troppi per questo Livorno che oggi, senza i guizzi di Diamanti e con un Dumitru spaesato, non ritrova più il bandolo della matassa. Al 76' Breda gioca la carta del giovane Canessa proprio al posto dell'evanescente Dumitru, ma nulla si può pretendere. E non c'è altro da dire su una partita che è bene archiviare alla svelta, mettendo immediatamente nel mirino la Cremonese in arrivo al 'Picchi'. La salvezza non è impossibile, ma la strada è ancora lunga.

Alessandro Antico