"Prendiamo gol subito e non sappiamo reagire"

Livorno, l’amarezza dell’allenatore Esposito dopo la sconfitta: "Visto il lavoro fatto, speravo di raccogliere di più sul campo"

Esposito

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Livorno, 16 gennaio 2023 - ​Una brutta sconfitta che allontana definitivamente l’Unione Sportiva Livorno 1915 dalle posizioni alte della classifica, quelle per la promozione diretta in Serie C. Non solo perché i punti da raggiungere sono oramai tanti, troppi, ma soprattutto per quello visto in campo nelle uscite. Se nelle due partite precedenti c’era stato un leggero miglioramento dal punto di vista delle prestazioni, la sconfitta contro la Sangiovannese ha fatto riemergere tutte le lacune degli amaranto.

"Questa sconfitta ha fatto emergere le nostre fragilità in trasferta, prendiamo gol troppo facilmente – ha detto l’allenatore Vincenzo Esposito nel post-partita –. Una volta subita la rete, loro si sono difesi bene, anche se qualche occasione l’abbiamo avuta con Frati per esempio".

Il bottino delle ultime sette partite, però, parla chiaro: soltanto sette punti, frutto di una sola vittoria peraltro arrivata praticamente a tempo scaduto. Numeri che continuano a far arrabbiare l’ambiente amaranto e che fanno scivolare l’US Livorno a pochi punti di distanza dalla zona playout: "Il problema è di squadra che sta facendo vedere qualche sofferenza di gruppo – ha continuato il mister amaranto – A livello di risultati speravo di avere maggior impatto anche se abbiamo raccolto meno punti di quanto ci meritavamo".

Il leitmotiv della squadra però resta lo stesso: ci vuole uno schiaffo per iniziare a giocare, una rete subita a freddo. L’Us Livorno questo schiaffo, domenica scorsa, l’ha ricevuto ma non è riuscita a reagire: "In questo momento abbiamo due problemi. Alla prima folata rischiamo di prendere gol – ha concluso Esposito – E per segnare dobbiamo creare molte occasioni, siamo poco cinici avanti. A gara in corso ho provato a inserire più esterni, ma sono arrivati pochi cross. Nel finale poi ci siamo spenti e abbiamo addirittura rischiato il raddoppio".

Filippo Ciapini