Il Livorno si smarrisce: al Picchi vince la Cremonese 3-1

Gli amaranto avevano riaperto la partita sullo 0-2 con capitan Luci. 'Giallo' e proteste per un gol-fantasma di Raicevic, che poi colpisce una traversa. Si complica la via della salvezza

Livorno-Cremonese (foto Novi)

Livorno-Cremonese (foto Novi)

Livorno, 2 aprile 2019 - Il Livorno perde in casa per 3-1 contro la Cremonese e si ricomplica la vita nella corsa verso la salvezza

PRIMO TEMPO - Nell'assetto iniziale torna Diamanti, che non sta benissimo. Le punte sono Raicevic e Murilo. A destra si rivede Fazzi (poco e male) al posto di Valiani, mentre a sinistra è confermato Porcino. Gasbarro sostituisce Bogdan in difesa.  Il primo squillo di tromba arriva al 7', quando Raicevic approfitta di un errore di Del Fabro e spara due volte consecutive verso Agazzi, pronto alla respinta. Come a Spezia, come a Perugia: la prima vera palla-gol è amaranto, ma non entra.  Il Livorno è ispirato come al solito da Diamanti e anche da Porcino, che prova vari lanci dall'out sinistro, ma ha difficoltà a portare a termine la sintassi offensiva. La Cremonese è messa bene da Rastelli, interpreta efficacemente la tattica delle ripartenza e punta molto su Piccolo, ex amaranto. La difesa labronica va al rallentatore, soprattutto sul fianco sinistro dove si mostra in affanno sulla spinta di Renzetti e Croce. Il Livorno ci prova con generosità, ma sbaglia molto, come al 20' con Fazzi che spedisce alle stelle anziché servire basso Murilo.  Al 24' la Cremonese passa in vantaggio. Castrovilli dal limite non trova l'ostacolo di Di Gennaro, calcia di destro a giro con una traiettoria imparabile per Zima. Un gol sbocciato da un gesto tecnico bellissimo, agevolato tuttavia dalla retroguardia amaranto che è rimasta passiva su tutta l'azione. Al 28' Croce potrebbe addirittura raddoppiare, solo com'è in area, ma Zima blocca a terra. Il Livorno accusa il colpo: le idee sono annebbiate, la costruzione non è fluida, i giocatori della Cremonese non concedono spazi e aggrediscono costantemente, tanto che al 36' Montalto di testa su corner sfiora ancora il gol: Zima è decisivo nella respinta. Al 37' il Livorno si ricorda di avere un orgoglio. Raicevic riceve in area e calcia in porta, ma il guardalinee alza e poi abbassa subito la bandierina: la palla entra prima che un difensore lombardo la spazzi via. Ma non è gol, l'arbitro Illuzzi di Molfetta prende per buona l'incerta segnalazione del suo collaboratore e non concede la rete. Proteste, polemiche e nervi a fior di pelle: espulsi l'allenatore dei portieri e il fisioterapista amaranto. La squadra di Breda chiude con rabbia e ani attacco. Al 40' Diamanti di testa incorna un cross perfetto di Porcino, ma Agazzi sfodera una parata strepitosa che nega il pareggio al Livorno, ridestato e tarantolato dall'azione del gol annullato a Raicevic. 

SECONDO TEMPO - Si ricomincia con Valiani al posto di Fazzi. E subito è proprio Valiani a servire Diamanti che ancora una volta saggia i riflessi di Agazzi.  L'ingresso del trentottenne vivacizza il Livorno, che mostra ben altro piglio e  Al 49' Murilo si divora un gol incredibile sotto porta, solo, a zero metri: colpisce la palla alzandola sopra la traversa e fa buttare giù tutti i santi dalle imprecazioni   del 'Picchi'. Un errore che il Livorno pagherà a caro prezzo. Al 51' la Cremonese invece non perdona e fa il bis: Croce arriva in corsa nell'area piccola e si butta di testa sul pallone servito da Castrovilli nel cuore di una difesa più morbida del burro sciolto. Proprio nel momento in cui il Livorno sembrava avere recuperato smalto e fiducia, ecco che lo sbaglio di Murilo e l'impaccio della difesa firmano la condanna.  La squadra gira a vuoto, non riesce a ritrovare i guizzi che lo avevano contraddistinto almeno fino alla partita contro la Salernitana. Breda allora prova a giocarsi anche la carta Salzano al posto di Rocca, nella speranza di rispolverare qualche idea a centrocampo. Ma c'è più Cremonese che Livorno: i grigiorossi di Rastelli controllano senza scomporsi, sono puntuali negli anticipi vanificando sul nascere ogni reazione degli amaranto. Al 65' l'ultima speranza di Breda si chiama Gori. Il giovanissimo attaccante fiorentino, che bene aveva fatto sabato a Perugia, viene buttato nella mischia al posto di Murilo che esce fra qualche fischio.  Il Livorno si butta tutto in avanti. Vanno al tiro Diamanti e Luci, sui calci da fermo sale anche Di Gennaro. Al 76' Luci accorcia le distanze con un destro al volo da fuori area. Diamanti crossa, la palla arriva in area, Valiani calcia ma viene respinto; sul rimpallo si avventa il capitano che, dal limite, spara  e gonfia la rete sotto la Nord. C'è tempo per gli ultimi assalti dettati dalla forza della disperazione e dal sostegno incessante di tutto il 'Picchi'. C'è generosità, c'è grinta, ma il fraseggio è offuscato dalla stanchezza. Diamanti è un diavolo, corre, urla, lancia, recupera, sprona: e pensare che non è al massimo della condizione...  Di Gennaro manda alto di testa all'82' proprio su una punizione di 'Alino', poi anche Gori incita i compagni a salire per dargli una mano. E' il cuore che parla, l'orgoglio ritrovato, ma tutti i tentativi sono vani. Non solo. Al 90' arriva la mazzata finale. Croce va via sulla sinistra con gli amaranto sbilanciati, brucia Di Gennaro e segna il terzo gol della Cremonese. E' una botta tremenda, che gela l'illusione degli amaranto di poter pareggiare in extremis. Perfino la traversa dice no a Raicevic 30 secondi più tardi. Niente da fare. Il Livorno cede alla Cremonese e si complica maledettamente la vita con questa sconfitta al 'Picchi', che dice addio all'imbattibilità dopo nove turni.