Il Livorno è finito in liquidazione: i soci hanno disertato il cda

Spinelli, Navarra e il commissario della Lucentissima non si sono presentati. Ecco gli scenari

Aldo Spinelli

Aldo Spinelli

Livorno, 9 luglio 2021 - Il Livorno è stato messo in liquidazione. Il consiglio di amministrazione convocato per ieri mattina non è di fatto andato in scena per l’assenza dei soci Aldo Spinelli, Rosettano Navarra e del commissario liquidatore della Lucentissima (la società dichiarata fallita di Ferretti). Visto che non c’è stato l’azzeramento delle perdite con versamento in conto capitale, è stato nominato commissario liquidatore il commercialista Pier Paolo Gherlone, già responsabile amministrazione e finanza della società e advisor del gruppo piemontese.

"È stato un atto dovuto previsto dal codice civile – sono state le parole di Gherlone –. Il mio compito sarà quello di trovare un nuovo soggetto a cui veicolare, in base alle norme federali, il compendio aziendale incluso il titolo sportivo ed il diritto all’affiliazione o in alternativa far revocare, entro il 19 luglio, la liquidazione qualora si perfezionassero accordi oggi in divenire per garantire la continuità aziendale".

Cosa significa tutto ciò? Tutto e niente, nel senso che questa appare una mossa per prendere ulteriore tempo, anche se di tempo a disposizione ce n’è davvero poco visto che entro il 22 luglio l’As Livorno Calcio dovrà effettuare l’iscrizione al campionato di serie D. La speranza di Spinelli e soci è che entro pochissimi giorni possa andare in porto la cessione a Walter Tisone, l’imprenditore svizzero legato ai soci piemontesi che ha manifestato più volte interesse verso la società amaranto.

L’altra pista potrebbe essere quella che conduce al fondo rappresentato da Yoghesh Maurya, anche se tutti questi rinvii sembrano aver convinto l’imprenditore di origini indiane a desistere dal tentativo. Tutto ciò sembra accompagnare lentamente a una morte annunciata del Livorno. E di questo qualcuno dovrà rispondere.

 

i.v.