Inutile arrembaggio finale, il Livorno affonda a Venezia

Amaranto trafitti da un gol su punizione dell'ex Aramu. Sfortunato assedio nell'ultimo quarto d'ora: Lezzerini e la buona sorte aiutano i lagunari, che vincono 1-0

Agazzi e Zuculini durante Venezia-Livorno

Agazzi e Zuculini durante Venezia-Livorno

Venezia, 9 novembre 2019 - Il Livorno si ferma ancora: perde a Venezia per 1-0, trafitto dall'ex Aramu, e resta al penultimo posto in classifica.

PRIMO TEMPO - Breda prova a fare il truce schierando il tandem Raicevic-Braken supportato da Marras e Marsura (l'ex di turno come Aramu e Vacca nei lagunari). L'apparenza inganna: il Livorno si presenta  a trazione anteriore, ma l'iniziativa è tutta del Venezia che velocizza le azioni con Aramu alla ricerca di Bocalon e Capello. Gli amaranto si fanno vivi solo al 27' con Braken, che calcia sull'esterno della rete. Il Livorno tende a contenere, ma è un eufemismo. In realtà soffre ed è schiacciato dai padroni di casa. Forse sulla squadra di Breda pesa il fatto di essersi allenata male in settimana a causa del maltempo, ma sta di fatto che è troppo rinunciataria e troppo bassi, pericolosamente. E al 39' il Venezia passa in vantaggio. Su punizione da fuori area, l'ex Aramu spara di sinistro una bordata al cianuro sotto la traversa: il pallone sorvola la barriera e si insacca alle spalle di Zima. Un gol bellissimo per un vantaggio  meritato. Lo schiaffo scuote un po' il Livorno, che al 41' impegna Lezzerini con Marsura e Braken.  Ma è troppo poco per riequilibrare le sorti di un primo tempo in cui obiettivamente si è vista solo la squadra di Dionisi.

SECONDO TEMPO - Nella ripresa gli amaranto provano a riaccendere le polveri. Si fanno avanti con Marsura e con Marras, sulle corsie esterne. C'è un po' più intraprendenza rispetto a quanto visto nella prima frazione, ma il Venezia non si scompone. Al 57' Gonnelli c'è anche un guaio in difesa, perché Gonnelli sente dolore e chiede il cambio: entra Bogdan e si resta a quattro dietro. Al 65' Marras lancia Raicevic che entra in area e mette in mezzo per Marsura, il cui arrivo in corsa è però tardivo. Il Livorno ci prova, vuole tenere alta la testa davanti a un Venezia che cala nella manovra e nella posizione. Breda gioca la carta Murilo al posto di Braken e manda Viviani a rilevare Agazzi.  L'ultimo quarto d'ora è un assedio amaranto. Prima Viviani, poi Raicevic e e quindi Luci sfiorano il pareggio: Livorno a testa bassa fino alla fine, Venezia alle corde, Lezzerini ringrazia al fortuna in tutte le circostanze e infine è miracoloso su Bogdan proprio in chiusura. Come contro la Juve Stabia, il Livorno si riversa tutto nella metà campo avversaria, meriterebbe il gol perché prende il Venezia a pallonate, ma questa volta il giochino non riesce. Il gol dell'ex Aramu condanna gli amaranto alla sconfitta e al penultimo posto in classifica con 10 punti.