Livorno strepitoso: 'poker' a Carpi, una vittoria che vale oro

Finisce 4-1 per gli amaranto, a segno con Pedrelli, Murilo e con una doppietta di Giannetti. Partita perfetta: successo fondamentale nella corsa verso la salvezza

Carpi-Livorno, esultanza di Ivan Pedrelli dopo il gol (LaPresse)

Carpi-Livorno, esultanza di Ivan Pedrelli dopo il gol (LaPresse)

Carpi-Livorno 1-4

Carpi (Modena), 26 dicembre 2018 - Il Livorno, senza Diamanti squalificato e Valiani ko per l'influenza, esce in trionfo dal gelo e dal grigiore di Carpi: 1-4 per gli amaranto e tutti a casa.

Difesa a tre confermata con Di Gennaro, Dainelli e Bogdan davanti a Mazzoni; Pedrelli e Gasbarro sulle linee esterne; Bruno, Agazzi e Rocca al centro; Murilo e Raicevic coppia d'attacco.  Parte bene il Livorno con un tiro cross di Gasbarro che viene deviato sulla traversa da Colombi. L'approccio è buono: la squadra di Breda fa gioco, si tiene su, aggredisce tutti i palloni. Il Carpi è macchinoso, lento, palesa  difficoltà nelle chiusure e lacune davanti ai propri sedici metri.

Al 10' gli sforzi degli amaranto portano al vantaggio.  Bruno crossa dalla sinistra, Pedrelli si inserisce da solo al centro dell'area, brucia sullo stacco due difensori avversari e insacca di testa. Al 13' Rocca potrebbe raddoppiare, ma Colombi si distende e neutralizza. Trenta secondi più tardi è ancora la traversa a negare il secondo gol, dopo un colpo di testa di Raicevic imbeccato da Agazzi. Il Carpi si sveglia al 21', ma Mbaye non raccoglie sotto porta il pallone del possibile 1-1. Che arriva al 24' con Di Noia, lesto ad appoggiare in rete un suggerimento rasoterra di Arrighini che fa fuori Mazzoni in uscita. Machach trova spazio fra le linee e son dolori per il Livorno, che dopo lo slancio iniziale allarga un po' le maglie e subisce così il pareggio dei padroni di casa.

Al 35' Raicevic si rende protagonista di una giocata individuale strepitosa, carica il destro dal limite dell'area e spara a rete, ma senza centrare lo specchio. Il Livorno se la gioca, ai punti meriterebbe di andare al riposo in vantaggio per qwuanto visto almeno nei primi 20', con un Carpi in gol nell'unica azione da rete prodotta ma che al 43' fallisce il raddoppio, quando è il palo a fermare il tiro di Machach.

Nella ripresa l'andamento sembra cambiare un po', perché è il Carpi a partire con l'acceleratore premuto. Ma il Livorno, che sceglie una linea un po' più compassata, zitto zitto al 53' passa in vantaggio con  Murilo, che realizza il suo primo gol in serie B. Imbeccato da Rocca, il brasiliano difende la palla in mezzo all'area emiliana e calcia di destro un pallone che si insacca dal basso verso l'alto della porta di Colombi. Per il Livorno è il vantaggio che arriva meritatamente. Al 60' Bogdan potrebbe togliersi la più grande delle soddisfazioni, ma stavolta Colombi vola a parare.

Il Livorno continua a giocare, produce altre palle gol, si tiene alto. Non è sazio del vantaggio minimo, vuole marchiare a  fuoco l'avversario che è stordito, disorientato, annebbiato. Il Carpi ha Machach, il Livorno ha praticamente tutti a far gioco, guidati da un Bruno che è  anche una specie di allenatore in campo.

Al 65' gli emiliani si scuotono. Il Livorno comincia a faticare un po' nel mantenere compattezza nel mezzo. Complice l'affaticamento, la squadra di Breda si abbassa sulla spinta del Carpi, concede più iniziativa. Breda toglie Pedrelli e inserisce Maicon per dare freschezza sulla destra, poi è la volta di Giannetti al posto di Murilo. Il Livorno ha il merito di crederci comunque e di non disunirsi: stringe i denti, soffre, ma c'è Bruno dappertutto. Rocca è fermato dai crampi, quindi tocca a Porcino fare il suo ingresso. Tatticamente la squadra non si snatura: deve amministrare senza rinunciare alle ripartenze, per tenere distante il Carpi che il sangue agli occhi.

L'ultimo quarto d'ora scorre fra il pressing emiliano e il muro labronico. All'82' la partita si chiude: Maicon va sul fondo, crossa teso in area, sul pallone si avventa Giannetti come un rapace e lo sbatte dentro. E' il terzo gol del Livorno, il suggello di una partita praticamente perfetta, di carattere, di qualità, di sostanza. In pieno recupero, Giannetti si concede il bis: sempre servito da un ottimo Maicon, controlla il pallone e insacca la sua doppietta. 

Per gli amaranto sono tre punti pesantissimi contro una diretta avversaria nella corsa-salvezza. E' una vittoria che premia l'impegno, la costanza e la maturità di tutti. Ora c'è da affrontare il Padova e va data continuità. Il passo, finalmente, sembra quello giusto.

Alessandro Antico

CARPI (4-4-1-1): Colombi; Pachonik,  Poli, Buongiorno (14'st Vano ), Pezzi; Jelenic, Pasciuti, Mbaye, Di Noia (5'st Piscitella, 35'st Mokulu); Machach; Arrighini. In panchina: Serraiocco, Piscitelli, Suagher, Frascatore, Concas, Ligi, Romairone, Saric, Wilmots. Allenatore: Castori. LIVORNO (3-5-2): Mazzoni; Di Gennaro, Dainelli, Bogdan; Pedrelli (22'st Maicon), Agazzi, Bruno, Rocca (30'st Pocino), Gasbarro; Murilo (25'st Giannetti), Raicevic. In panchina: Romboli, Lima, Marie Sainte, Luci, Iapichino, Gonnelli, Gemmi, Canessa. Allenatore: Breda. ARBITRO: Piccinini di Forlì RETI: 10'pt Pedrelli, 24'pt Di Noia, 9'st Murilo, 38'st e 50'st Giannetti. NOTE: giornata nebbiosa, terreno in buone condizioni, spettatori 742 paganti, incasso di 6304,90 euro, abbonati 903, quota di 6585,02 euro. Ammoniti Pasciuti, Di Gennaro, Giannetti, Gasbarro. Angoli 3-4. Recupero: 1'; 5'.