L'arbitro Zufferli batte Amelia e il Livorno. Passa l'Alessandria su rigore al 92': è 0-1

Gli amaranto reggono il confronto a testa alta contro la corazzata piemontese. Poi cedono su un contestatissimo penalty assegnato in pieno recupero

LIVORNO-ALESSANDRIA 0-1

Livorno, 4 marzo 2021 - Non ha fortuna nel suo esordio sulla panchina del Livorno, Marco Amelia. Ha accettato di venire ad allenare gli amaranto per condurre un'impresa disperata, difficilissima, al limite dell'impossibile, ma ne era e ne è ben consapevole. Nessuno si faceva illusioni prima di lunedì scorso, nessuno si illude tantomeno adesso. Ma c'è modo e modo di raccogliere i cocci del vaso rotto. Stavolta, diciamolo forte, il Livorno ha incassato una sconfitta assolutamente immeritata, piombata per di piu' fra capo e collo con un rigore contestatissimo assegnato dopo un ripensamento dall'arbitro friulano Zufferli in pieno recupero, al 92', quando Amelia e i suoi ragazzi già accarezzavano il sogno di avere inchiodato sullo 0-0 la corazzata Alessandria.

Alessandria che ci ha provato, certo, in virtu' di uno spessore tecnico che non è casuale, ma che al "Picchi" ha dovuto sudare e non poco per avere ragione di un Livorno reo di aver commesso qualche errore pesante in fase di rifinizione, questo sì, ma pienamente da premiare per tenacia e caparbietà. Parisi ed Evan's si sono mangiati due palle-gol importanti, ghiotte, limpide, ma di sicuro la squadra non avrebbe rubato un solo briciolo di pane se la partita fosse finita almeno sullo 0-0.

L'uscita di Mazzarani a metà del secondo tempo, dopo un'ammonizione per un fallo su Eusepi (non è mancato il nervosismo in campo), ha sicuramente condizionato lo sviluppo del gioco amaranto dalla tre quarti in su, riducendone il margine di pericolosità. Da quel momento l'Alessandria ha cominciato a spingere, peraltro senza mai impensierire troppo la difesa e il giovanissimo Neri, sempre molto attento a presidio della porta.

Poi, al 92', proprio quando Amelia sembrava già gustare il piatto d'esordio con un buon pareggio, ecco che l'arbitro Zufferli da Udine (Friuli, terra di ottimi vini) serve il calice del veleno. Sosa ha un contatto in area con Arrighini; l'attaccante pisano dell'Alessandria va giu' ma il direttore di gara sembra lasciar correre. Non è così, però. Fa un balzello, ci ripensa e stende il braccio verso il dischetto, fra le comprensibili proteste dei giocatori amaranto. E' rigore per i piemontesi. Un rigore devastante come un container che si stacca dalla gru e si schianta sul piazzale in Darsena. Un rigore che (si dice a pensare male) magari non sarebbe stato dato in quel momento se il Livorno fosse stato piu' "pesante" non tanto sul campo, quanto fuori... 

Dagli undici metri va Eusepi (ex Pisa) che con una bordata spiazza Neri regalando tre punti all'Alessandria e lasciando il Livorno sempre più sul fondo della classifica. La "mission impossible" di Amelia ricomincia da qui. Non è colpa sua, diciamolo subito perché altrimenti vorrebbe dire non aver capito proprio nulla del calcio e di come va il mondo. Amelia è appena arrivato e si è detto contento (come potete sentire nel video) della prestazione fornita dai ragazzi, che sono scesi in campo con dedizione e intelligenza. "Bisogna fare quest'impresa a tutti i costi, l'ho detto", ha chiosato Amelia. Difficile, certo, ma per noi non ancora impossibile.