Favilla tratta l’acquisto del Livorno, Bottai propone l’azionariato

La fideiussione non è stata ancora ratificata. Mercato: l’Inter piomba sul giovane Nunziatini

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Livorno, 26 gennaio 2021 - «Quando si hanno i giovani bravi, bisogna avere il coraggio di farli giocare, non di mandarli altrove". Aldo Spinelli non ha dubbi sulla linea che dovrebbe intraprendere il Livorno.

Intervenuto a Telecentro, si è spinto anche oltre. "Non ho mai avuto un allenatore bravo come Dal Canto, mi stropiccio gli occhi a vedere questo Livorno. Peccato che qualcuno abbia mandato via un sacco di giocatori importanti senza incassare un euro, chissà dove saremmo potuti essere".

Spinelli parla anche di mercato. "Morelli? La settimana scorsa ho impedito la sua partenza, ho detto al ragazzo che doveva dimostrare quanto era attaccato al Livorno, gli ho chiesto di aiutarci in questo momento. Se poi ci saranno delle sostituzioni da fare, se ne può parlare, ma gli ho chiesto di dimostrare di voler bene alla maglia".

Tutto dipende dalla fideiussione, che ancora non sembra esserci. "State tranquilli, la faremo con il Monte di Lucca. Io e i piemontesi metteremo 500.000 euro, vediamo cosa faranno Navarra e Ferretti".

Infine un piccolissimo accenno sull’interesse di Franco Favilla, fondatore e ceo di Seasif Holding, una multinazionale presente in diversi paesi con attività principali in diversi settori (oro, petrolio, costruzioni, assicurazioni). "Ottima persona, di poche parole ma di ottima levatura. Ha chiesto tempo per decidere, entro mercoledì ci darà una risposta".

Chi di tempo non ne vuole più perdere sono i tifosi del Livorno, stanchi di assistere a un eterno teatrino fatto di trattative vere o presunte e di fideiussione fatte o non fatte. "La vicende del Livorno stanno turbando chiunque segua le sorti della squadra – spiega Lenny Bottai, storico tifoso della Curva Nord –, in quanto prima di tutto è mezzo di coesione, socialità, unione, oltreché motore emotivo e in parte economico della città. Dopo la vendita incauta e il ritorno di Spinelli figlio (che non è il padre) a presidiare una società allo sbando, ora sembra affacciarsi un nuovo imprenditore, l’ennesimo, dal quale poter sperare un passaggio di mano ormai doveroso, costi anche ripartire da zero".

Per questo Bottai rilancia l’idea di un azionariato popolare. "Il calcio ha bisogno di imprenditori e considerando che quelli locali da sempre se ne fregano del Livorno, e in generale dello sport livornese, penso che l’unico modo per garantire qualcosa ai tifosi sia quello di favorire un azionariato volto ad acquistare una quota simbolica (l’1%), Così, attraverso dei rappresentanti, i tifosi possono essere attori protagonisti e non subire le sorti societarie. Questo sarebbe l’unico modo per garantire qualcosa ai tifosi che vengono sballottati tra un possibile presidente e l’altro". Un’idea che per Bottai potrebbe funzionare, a patto che tutti i tifosi partecipino. "Il sindaco Salvetti dovrebbe favorire questo passaggio per dare un senso, almeno minimale ma concreto, della partecipazione dei tifosi (tutti, non solo la Curva Nord) al progetto che il Livorno deve rappresentare, non solo per la prima squadra ma anche per la creazione di una scuola sportiva giovanile che possa avere un riscontro in una città dove i talenti non mancano. Mi propongo come parte attiva: non come politico ma come tifoso che vede tanta confusione e nessun’altra via di uscita". Intanto dal mercato arriva l’interessamento dell’Inter per il giovane Nunziatini, classe 2003. Respinto, infine, il ricorso della Pro Vercelli alla corte d’appello.

Igor Vanni