Recrimina il tecnico del Livorno Alessandro Dal Canto (foto), per gli errori e l’anno si apre con un’amara sconfitta contro la Pro Patria (0-2) che senza tanti problemi ha strappato tre punti importanti. "E’ stata una partita equilibrata – spiega il tecnico dei labronici Dal Canto direttamente dai canali ufficiali della società -, abbiamo fatto un errore tecnico che ha agevolato il primo gol della Pro Patria. Nel secondo tempo abbiamo cercato il pareggio, ma ci siamo sbilanciati un po’ troppo lasciando spazi per le ripartenze degli avversari. Potevamo fare qualcosa di più, ma non dobbiamo piangerci addosso pensando ai giocatori che sono andati via".
Le assenze dei giocatori come Agazzi, Marsura e Murilo si sono sentite, inutile rimarcare le difficoltà di una rosa in piena emergenza. In panchina, a disposizione per Dal Canto, il giocatore più "anziano" era Canessa classe ’99. "I giovani andrebbero fatti crescere in un contesto diverso da quello in cui ci troviamo oggi – aggiunge il tecnico -. Non possiamo mettere una croce su ragazzi del 2001, 2002, menomale ci sono ma rischiano di andare allo sbaraglio vivendo una realtà come questa. Dobbiamo convivere con questa situazione, la panchina era composta da tutti i ragazzi del nostro settore giovanile". La prossima partita contro la Pro Sesto. "Mi sento di dire, per la posizione di classifica e per il morale, che dobbiamo lottare per evitare l’ultimo posto – conclude -. Un po’ sono stufo di sentire che tutto è alla nostra portata, tutti ci dobbiamo mettere nella condizione di capire che il Livorno conosciuto da tutti non c’è più. Squadre come Lucchese, Olbia, Pontedera e altre sono abituate a vivere le situazioni di bassa classifica, a portarsi a casa la pagnotta. Il mercato? Non viene niente, dobbiamo pedalare e stare zitti, meglio".
Lorenzo Muffato