Plizzari salva un buon Livorno, pari prezioso a Cremona: 0-0

Parte bene il 'tandem' Breda-Filippini: amaranto più sicuri e determinati. Nel finale una prodezza del portiere nazionale under 21 blinda un punto meritato

Cremonese-Livorno (LaPresse)

Cremonese-Livorno (LaPresse)

Cremona, 30 novembre 2019 - Antonio Filippini affianca Roberto Breda alla guida della squadra, e il Livorno pareggia a Cremona per 0-0, con un super Plizzari che all'ultimo tuffo salva il risultato con una parata grandiosa. 

Primo tempo - Plizzari, Gasbarro, Rocca e Mazzeo le novità iniziali nel Livorno. Il primo squillo è di Agazzi dopo 3’ sugli sviluppi di una punizione conquistata da Marsura, ma la botta di sinistro da fuori area termina alta. Il Livorno appare più determinato nell’assalto alla seconda palla e quando avanza lo fa in blocco con Marsura, Rocca e Mazzeo. Il giro-palla amaranto è intenso e dopo 15’ Luci e compagni prendono possesso della metà campo grigiorossa.  La Cremonese di Baroni va in confusione e il pubblico la fischia, ma il Livorno non riesce mai a impegnare veramente il portiere avversario. Va datto però che sono gli amaranto a dettare ritmi e condizioni di gioco, alternandosi con Marras e Marsura sulle corsie esterne. La squadra di Breda e Filippini spinge, esce palla al piede con più tranquillità rispetto ai padroni di casa. Personalità e ordine in campo spiccano: manca però qualcosa nella finalizzazione e nello spessore in area di rigore. Manca un vero attaccante di peso, insomma, una prima punta che faccia paura e gonfi la rete. Ma questa non è una novità. Unico brivido corso dagli amaranto arriva in chiusura di tempo con Ciofani che di testa sfiora il palo alla destra di Plizzari.

Secondo tempo - In apertura il Livorno rischia per un calcio d’angolo inesistente: ha ragione Luci a protestare, e meno male che l’azione della Cremonese non ha sviluppi. Un paio di minuti più tardi l’arbitro Prontera non esita ad ammonire Mazzeo ritenendolo responsabile di una caduta simulata in area. La partita si fa più nervosa. La Cremonese prova a intensificare la pressione, il Livorno a non disunirsi e a sfruttare qualche ripartenza. Rocca e Marras si caricano sulle spalle l’ispirazione e la squadra sembra rispondere bene. Mostra carattere e più scioltezza.

Al 60’ esce Mazzeo ed entra Raicevic. Baroni risponde togliendo Ceravolo e mettendo Palombi. Nel contempo c’è il cambio di Murilo per Marras. Proprio Murilo all’80’ sfiora di testa il vantaggio, neutralizzato dall’intervento in extremis di Migliore.

Al 70’ Plizzari salva su Soddimo; la difesa amaranto è chiamata agli straordinari ed è così che fa il suo ingresso Boben al posto di Rocca. La squadra rimane compatta, stringe i denti, non si sfilaccia: l’arrivo di Filippini in panchina produce un Livorno oggi più lucido, più sicuro. 

All’88’ addirittura gli amaranto potrebbero passare: Agazzi si vede respingere la conclusione dal portiere… omonimo, poi Murilo è deviato in corner. 

Al 94’ Plizzari compie il miracolo della giornata su Ciofani, che all’ultimo secondo dei quattro minuti di recupero fallisce il vantaggio cremonese. Sarebbe stata una beffa clamorosa per il Livorno, che merita di uscir dallo ‘Zini’ almeno con un punto. Nessun gol fatto ma neanche nessun gol subito (per un soffio): è già un buon segnale di speranza e il pareggio dà un prezioso contributo almeno sotto l’aspetto emotivo.

Alessandro Antico