Cento anni fa la finale contro l’Inter: Livorno a un passo dallo scudetto

Una stagione entusiasmante per gli amaranto trascinati dai gol di Magnozzi, ma l'epilogo è sfortunato

Un'immagine del Livorno 1919-20

Un'immagine del Livorno 1919-20

Livorno, 20 giugno 2020 - In questa stagione così travagliata, con gli amaranto alla ricerca di una salvezza in Serie B al limite del miracolo, parlare di un Livorno in lotta per lo scudetto potrebbe sembrare del tutto fuori luogo. Eppure, proprio il 20 giugno di 100 anni fa, il Livorno sfiora la clamorosa impresa di laurearsi campione d’Italia. Un’impresa che sfumerà, come una beffa, anche nella famosa stagione 1942-43 con la vittoria in extremis del Torino. Nella stagione 1919-20, gli amaranto arrivano a un passo dal titolo, capitolando in finale contro l’Inter anche per una buona dose di sfortuna. La finale si gioca a Bologna sul campo neutro dello Sterlino, il 20 giugno 1920, e i nerazzurri vincono per 3-2 non senza soffrire. Trascinati dai gol di “Motorino“ Magnozzi, gli amaranto arrivano a questo appuntamento grazie a un cammino che parte dal secondo posto nel raggruppamento toscano del girone Centro-meridionale della Prima categoria (la massima serie di allora). Vincono poi il girone di semifinale e quindi la finale del Centro-Sud ai danni della Fortitudo Roma per 3-2. In questa occasione è uno scatenato Magnozzi a realizzare una tripletta. Tra le squadre del Centro-Nord a prevalere è l’Inter che supera nel girone finale Juventus e Genoa. Così, per disputarsi il titolo si sfidano Livorno e Inter. Come riporta il volume “Livornocento“ i labronici (allenati da Piselli) si schierano con: Jacoponi I, Baratella, Innocenti I, Collaveri, Nigiotti, Innocenti II, Corte, Jacoponi II, Magnozzi, Bargagna I, Longhi. Il primo tempo è un incubo per gli amaranto: dopo 7 minuti Innocenti I esce per infortunio, prova a rientrare, ma non ce la fa e resta in campo praticamente inutilizzabile. Un bel guaio per il Livorno, visto che all’epoca le sostituzioni non sono consentite. Nel frattempo l’Inter è passata in vantaggio con Agradi al 12’ per poi prendere il largo ancora con Agradi e con Aebi. A completare il disastroso primo tempo c’è un rigore sbagliato da Magnozzi. Nella ripresa, però, proprio “Motorino“ suona la carica e accorcia le distanze, poi arriva il 3-2 grazie a un autogol nerazzurro. Nonostante l’assalto alla porta interista, la rimonta, purtroppo, non riesce, ma il Livorno esce a testa alta.