Lucarelli: "Più che una SuperLega è una supertruffa"

L'ex bomber amaranto commenta così la scelta dei grandi club

Cristiano Lucarelli, mister della Ternana

Cristiano Lucarelli, mister della Ternana

«Supertruffa é il nome giusto per l'ultima trovata degli avidi del pallone! Ennesima coltellata agli amanti del calcio popolare fatto di sudore, passione, campi fangosi, sacrifici, sogni ecc.. Un'idea cervellotica che ancora una volta non premia la meritocrazia sportiva sul campo»: è così che pensa della Superlega l'ex bomber del Livorno, ora allenatore della Ternana in serie C, Cristiano Lucarelli.

Il mister - quest'anno protagonista di un campionato da record con i rossoverdi, già promossi in B - ha pubblicato su Instagram un lungo post in cui critica duramente la scelta dei grandi club, allegando una foto di un ricordo di infanzia, Diego Armando Maradona allo stadio di Livorno in occasione di Livorno-Napoli 0-2 del 26 agosto 1986. Partita questa - spiega lo stesso Lucarelli - giocata grazie «al regolamento Coppa Italia di allora» e non «quella ridicola di oggi che manda in finale sempre le stesse squadre». Quel giorno, ricorda ancora «fu un evento straordinario».

«Poi - continua il tecnico livornese - il lento declino. Negli ultimi anni tutte le partite della Coppa Italia si giocano in stadi desolatamente vuoti, anche prima del Covid-19, tranne la finale di Roma». Secondo l'allenatore della Ternana «avere sempre abbassato la testa davanti ai grandi club non ha aiutato né il calcio nostrano né quello europeo». «A prescindere dall'esito o meno di questo schiaffo ai romantici del calcio, tifosi di ogni squadra - sottolinea Lucarelli -, dovranno essere ripristinati i termini di un calcio che appassioni i tifosi e che li riporti a riempire gli stadi e non a riempire le tasche degli squali. Il calcio è stato, è e sarà sempre dei tifosi».