Un bolide sotto l’incrocio: così Tino Parisi (foto) ha permesse al Livorno di rimettere in carreggiata la partita e strappare un punticino. "Sono contento per il gol, ma molto di più per aver riacciuffato il risultato e almeno pareggiato la partita – ha detto l’esterno destro amaranto –. Sappiamo che sono tutte sfide difficili quelle che ci attendono, e anche con la Lucchese è stata così. Siamo stati bravi nel secondo tempo ad alzare i ritmi". In questa stagione Parisi è sempre tra i migliori in campo. E ora a Como il Livorno è atteso da un’altra sfida dall’alto tasso di difficoltà. "Sappiamo bene che non ci possiamo rilassare un attimo e che dobbiamo lavorare duramente perché soprattutto in questo girone non ci sono squadre da sottovalutare. Sono tutte molto preparare e a Como ci aspetta un’altra battaglia: dovremo essere bravi a farci trovare pronti. Il gol? Ho visto sbucare la palla e non ci ho pensato troppo: l’ho stoppata e ho calciato, per fortuna è andata proprio sotto l’incrocio". Per la Lucchese il direttore generale Mario Santoro (cresciuto proprio a Livorno), non ha preso benissimo il pareggio, visto che a pochi minuti dalla fine i rossoneri hanno colpito una traversa clamorosa con tanto di un possibile secondo rigore. "Alla fine, per come è andata, siamo venuti via con un po’ di amaro in bocca – ha detto Santoro –, ma sono il solito ottimista e quindi voglio vedere il lato positivo: ho visto un bel gruppo guidato in maniera esemplare, tutte cose che mi lasciano buone sensazioni. Gli episodi sospetti? Ci vuole tanta cattiveria, bisogna mettere la palla dentro, ma il rigore, alla fine, ci poteva stare". Positivo il giudizio anche sulla gestione della partita. "La Lucchese ha fatto un grandissimo primo tempo, palla al piede, ottimi fraseggi; poi nella ripresa sono un po’ usciti loro e sopratutto hanno fatto un eurogol con la palla piazzata in un posto impossibile. Vado oltre la partita e sono contento: ho visto la voglia di risalire la china. Si sta vedendo il lavoro del mister e dello staff".