Un impero nella logistica in Lombardia: ecco chi è Toccafondi, nuovo patron del Livorno

Il ritratto dell'imprenditore pratese figlio di una dinasty importante

Paolo Toccafondi, presidente del Livorno

Paolo Toccafondi, presidente del Livorno

Livorno, 13 agosto 2021 - Si scrive Toccafondi, ma si legge Prato Calcio. O meglio, così è stato per 42 anni, da quel lontano 1979 quando Andrea Toccafondi, padre di Paolo, divenne il numero uno della società biancazzurra. Ci è rimasto per 35 anni, fino a quando ha deciso di cedere il timone del Prato al figlio Paolo, ex portiere di serie C proprio dei biancazzurri e dell’Alessandria. I Toccafondi, pratesi doc, hanno costruito un impero in Lombardia, per l’esattezza a Madone, in provincia di Bergamo dove gestiscono un’importante azienda di trasporti e logistica, la Koiné Spa, presente anche a Calenzano (Firenze).

Ma se il padre Andrea ha deciso di vivere a Bergamo, Paolo è sempre rimasto fedele a Prato, dove fino allo scorso giugno ha guidato i biancazzurri in serie D prima di vendere gratis la società al romano Stefano Commini. Carattere schietto, a volte scontroso, Paolo Toccafondi in questi anni ha avuto ripetute frizioni con i tifosi del Prato. Tanto da arrivare alla spaccatura definitiva col sindaco di Prato, Matteo Biffoni, consegnandogli le chiavi dello stadio Lungobisenzio, e decidendo di portare la squadra prima a Sesto Fiorentino e poi a Montemurlo (in provincia di Prato).

Ancora aperta per Paolo Toccafondi c’è pure la vicenda processuale, nell’ambito della presunta tratta di baby calciatori dall’Africa. Lui e tutti gli indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina minorile e per le frodi sportive sono stati assolti all’udienza preliminare. Sentenza poi cancellata nell’aprile scorso dalla Corte d’Appello a cui la procura aveva fatto ricorso. L’Appello ha fissato il nuovo processo che comincerà il 24 novembre. "Ho fatto solo del bene, i ragazzi facevano sport e stavano in ambienti sani - si è sempre difeso Toccafondi -. La giustizia farà il suo corso".

«Ringrazio il sindaco per avere scelto la mia proposta – è il commento a caldo di Paolo Toccafondi, contattato da La Nazione -. Voglio dire grazie anche a Lucarelli per avermi chiamato e coinvolto in questa nuova esperienza. Arrivo con entusiasmo e voglia di fare bene».

Toccafondi preferisce non aggiungere altro, visto che come spiegato dal sindaco Salvetti «fra lunedì e martedì presenterà il proprio progetto alla città».