Chiellini, una dinastia di difensori rocciosi

Silvia è tornata a Livorno dopo la laurea in fisioterapia presa in Spagna: "Esperienza formativa unica"

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Lo stop al campionato ha lasciato l’amaro in bocca al Livorno Calcio Femminile (Eccellenza), un gruppo fantastico quello delle calciatrici amaranto guidate da Flavio Carola, una squadra che tra le proprie fila vanta graditi ritorni come quello del difensore Silvia Chiellini (classe ’97), sorella del Giorgio campione d’Italia con la sua Juventus. Dottoressa in fisioterapia, laureata all’Università Cattolica Sant’Antonio di Murcia, Silvia, come da buona tradizione di famiglia, porta il calcio nel cuore e la sconfitta non è un risultato da lei contemplato.

Silvia, raccontaci di te. Come hai iniziato a giocare a calcio?

"Ho iniziato a 16 anni nella stagione 2013-14, un po’ tardi rispetto alla media. Conobbi il Livorno Calcio Femminile con Fabio Carola e il presidente Giada Bellandi, due persone fantastiche e competenti".

Dopo Livorno l’esperienza in Spagna: come è stata?

"Sono andata in Spagna per studiare fisioterapia, la mia grande passione. È stata un’esperienza molto formativa, in Spagna sono avanti a livello di fisioterapia rispetto a noi, poi vivere all’estero e da sola ti fa crescere molto come persona. Giocavo per il Murcia, squadra di Segunda Division che possiamo comparare alla nostra Serie C. Che differenza c’è rispetto all’Italia? A livello tecnico sono molto forti e le spagnole prediligono un gioco veloce votato all’attacco, ma tatticamente e difensivamente le italiane sono più forti".

C’è anche una curiosità nella tua esperienza in Spagna…

"Sì, per un anno sono riuscita a tenere nascosto di essere la sorella di Giorgio, ma alla fine sono dovuta uscire allo scoperto (ride, ndr). Comunque, l’ho fatto perché quando sanno che sei la sorella di un campione hai tutta una serie di favoritismi o attenzioni che volevo crearmi in modo autonomo".

Cosa ti ha riportato a Livorno? E che tipo di difensore sei?

"Sono tornata a Livorno perché ho deciso di stare vicina alla famiglia. Ho pensato di fare un master in Spagna, ma alla fine sono tornata a maggio e sapendo che sarei rimasta qui ho cercato Flavio. Sapevo che il Livorno sarebbe stata la mia prossima squadra, qui è casa. Sono difensore centrale, tecnicamente medio bassa, ma grande carattere, grinta e cuore. Sono una persona carismatica e cerco di trasmetterlo a tutto il gruppo, perdere non mi piace proprio per niente. Siamo una squadra molto forte, con ragazze che possono giocare in categorie superiori".

Tuo fratello di dà qualche consiglio?

"In passato sì. Non tanto sull’aspetto tecnico, quanto sul piano caratteriale e del rispetto. Mi ha spiegato come approcciarmi agli arbitri e come affrontare un’avversaria, perché si può entrare anche con durezza ma il rispetto deve sempre esserci".

Lorenzo Muffato

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