Filippini spiega la scelta di Mazzeo "Ci impegneremo fino in fondo"

L’allenatore vuole il massimo dai giocatori amaranto nonostante la situazione sia ormai compromessa.

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La notizia di Fabio Mazzeo capitano nella trasferta di Trapani, dove il Livorno è uscito sconfitto in terra sicula per 2-1 subendo una rimonta negli ultimi 5’, ha lasciato perplessi moltissimi tifosi amaranto. Il tecnico del Livorno Antonio Filippini, però, ha rilasciato alcune dichiarazioni chiarendo l’episodio nel migliore dei modi.

"Ho scelto Mazzeo capitano nella trasferta di Trapani per tre motivi – spiega Antonio Filippini -. Il primo riguarda l’anzianità, ovvero l’esperienza del calciatore. Il secondo è che in queste settimane, da quando io sono allenatore, si è sempre comportato bene allenandosi al massimo. Non ha mai discusso nessuna scelta tecnica dimostrandosi un professionista. Il terzo punto riguarda il fatto che un allenatore dev’essere sempre informato su quello che fanno i giocatori dentro e fuori dal campo. Mazzeo dopo il post di inizio stagione (pubblicato su Instagram, ndr) si è chiarito con la tifoseria scusandosi e comportandosi da uomo". In più, a Trapani, il candidato per la fascia era Agazzi ma il centrocampista, essendo superstizioso, non ha accettato di essere capitano. "Insieme a Balleri ed al direttore – continua Filippini -, siamo i garanti dei comportamenti della squadra e dobbiamo far rispettare le regole, proprio perché in questa squadra, dove anche io e Balleri ci abbiamo giocato, bisogna tenere dei comportamenti giusti per onorare la maglia".

C’è anche un altro caso comportamentale legato a Marras, prima della partita con il Venezia. "Poco prima del match contro il Venezia, ho fatto vedere un video a Manuel dove si vedeva come non rientrava in fase difensiva. Ha risposto dicendo che lo scorso anno correva per la squadra e non segnava, quest’anno è capocannoniere senza correre per i compagni. Tutti devono correre e sacrificarsi l’un per l’altro, soprattutto in questa situazione".

Il futuro di Antonio Filippini resta ancora incerto, ma sicuramente il tecnico getta le basi per il futuro. "Se siamo in questa situazione con 21 punti, la colpa è di tutti, anche mia – conclude -. Mi prendo le mie responsabilità, ma ci sono stati degli atteggiamenti, da parte di alcuni giocatori, del tutto sbagliati. Non so se resterò sulla panchina del Livorno anche nella prossima stagione, ma certamente stiamo gettando le basi per tenere degli atteggiamenti giusti da parte dei giocatori, nel rispetto di tutti i tifosi di una storica società come quella del Livorno. La lealtà dello sport e del calcio saranno mantenuti fino alla fine del campionato da parte del Livorno calcio. Lo abbiamo dimostrato anche l’altra sera. Purtroppo abbiamo lottato fino alla fine contro una squadra che ci ha aggredito fino all’ultimo secondo, è una stagione nata male e anche stavolta siamo tornati a casa con la delusione per il risultato. Questo è il campionato, cercheremo di rifarci la prossima volta. Io e Balleri abbiamo scelto di restare perché se affondiamo, dobbiamo farlo tutti insieme e con dignità".

Lorenzo Muffato

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