È un Raffaele Pinzani molto orgoglioso dell’andamento della squadra amaranto che, con la vittoria di Tuttocuoio, ha raggiunto quattro vittorie in altrettante partite. Il direttore sportivo è soddisfatto di come, nonostante le difficoltà legate a una rosa ridotta a causa dei numerosi indisponibili, la squadra si sia comportata in maniera esemplare, ma soprattutto ha voluto sottolineare un aspetto in particolare di questo Livorno: "Calarsi nella lotta e nella sofferenza è un aspetto importante, ma devo dire che mi ha dato soddisfazione il loro atteggiamento, loro vorrebbero giocare tutti i giorni adesso". Ovviamente quello che fa più piacere è vedere l’alchimia speciale che si è creata tra i calciatori e la piazza con i ragazzi che, dopo le ultime due vittorie, si sono intrattenuti per dieci minuti sotto la Curva a cantare insieme ai tifosi. Che secondo Raffaele Pinzani racchiude l’atmosfera che viene respirata in città quando gioca il Livorno: "Vedere la felicità dei ragazzi e dei tifosi è una goduria immensa. Mi sembra di vedere la fotocopia dei tifosi in campo, questa squadra cresce sempre a immagine e somiglianza della propria tifoseria". Chi canta sugli spalti è il dodicesimo uomo, la spinta in più per vincere. Spesso queste frasi vengono fin troppo abusate, ma forse chi le ha dette, scritte, o pensate lo ha fatto vedendo la curva amaranto: "È un qualcosa fuori da ogni logica, sono i nostri matti che ci sostengono e ci danno sempre una mano. Siamo undici contro undici in campo, ma loro ce li abbiamo solo noi". Inevitabile poi parlare di mercato. Al momento non ci sono particolari operazioni in entrata. "Siamo estremamente vigili su tutto - dice Pinzani -, ma bisogna ponderare attentamente perché l’equilibrio dello spogliatoio è molto più importante di un giocatore che arriva. Chi verrà deve unirsi immediatamente a un gruppo ...
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