La Livorno della dama ancora alla ribalta. Dopo la conquista del titolo mondiale da parte di Matteo Bernini, titolo che ha permesso di far diventare Livorno l’unica città dei 5 continenti ad avere due campioni del mondo assoluti dopo i 4 titoli iridati conquistati da Michele Borghetti, un giovanissimo allievo di quest’ultimo, Andrea Palumbo, ha letteralmente dominato il campionato italiano della categoria “Speranze” che si è svolto a Palermo. Andrea non ha ancora compiuto 10 anni ma già da circa 3 segue costantemente le lezioni che gli vengono impartite dal suo insegnante, il campionissimo Michele Borghetti. A Palermo, addirittura con un giorno di anticipo, ha conquistato il titolo italiano della sua categoria lasciando dietro di sé – a notevole distanza – tutti gli avversari. Inutile dire la soddisfazione che questo ha suscitato nell’ambiente del Circolo damistico livornese, da sempre al primo posto nella classifica dei Circoli italiani e ora – come anticipato – l’unico in tutto il mondo ad avere due Campioni iridati. Oggi al Circolo Carli di Salviano, luogo di ritrovo dei damisti e degli scacchisti livornesi, Andrea arriverà con la coppa e sarà festeggiato anche da tutti gli allievi che seguono le lezioni impartite dai 4 Istruttori, ovvero Michele e Gianfranco Borghetti, Matteo Bernini e Alex Del Vivo.
Sia la dama che gli scacchi sono fra i pochissimi giochi a poter essere disputati anche a distanza di migliaia di chilometri. Il gioco della dama coinvolge, esalta e affina non solo tutte le tipiche funzioni cognitive dell’intelletto (memoria, pazienza, attenzione, riflessione, concentrazione) ma anche le capacità decisionali e organizzative connesse alla necessità di gestire, nel corso della partita, spazio, tempo e materiale e quindi di assumersi - come nella vita - la responsabilità delle scelte (il gioco della dama è riconosciuto dal Coni, fin dal 1993, quale “sport della mente”). Il gioco della dama sviluppa: concentrazione, riflessione, capacità di memorizzazione e analisi, creatività, autocontrollo, resistenza all’impegno, rispetto delle regole, socialità e relazionalità, capacità organizzativa e decisionale, gestione dell’errore, gestione della sconfitta, acquisizione della capacità di confronto.