"Libertas, brand credibile. Siamo pronti a puntare in alto"

Federico D’Elia è stato confermato ufficialmente direttore tecnico: "E’ viva la volontà di cercare collaborazioni dentro e fuori Livorno"

Migration

Adesso arriva anche l’ufficialità: Federico d’Elia (in foto il primo a sinistra in panchina) è stato confermato direttore tecnico della Libertas Livorno 1947. "Con grande piacere – scrive la società bianco-vinata – comunichiamo che il libertassino doc Federico d’Elia manterrà la carica di direttore tecnico anche per la stagione 202122. Per noi si tratta di un valore aggiunto. A ‘Effe’ auguriamo buon lavoro e una carriera densa di soddisfazione in LL". Federico D’Elia aveva iniziato la stagione come responsabile del settore giovanile, per poi entrare anche nello staff della prima squadra a fine gennaio. "Mi sono occupato del reclutamento, di formare le squadre e allenare l’U20 – ci dice D’Elia –, poi a fine gennaio, nel momento più critico della prima squadra, dopo la sconfitta con Cecina mi è stato chiesto di entrare nello staff con il ruolo di direttore tecnico e dare una mano a tutti: squadra, giocatori, ma anche Garelli e Della Noce. Una figura in più per provare a uscire da un momento complicato: ce l’abbiamo fatta alla grandissima non certo per merito mio ma per tutta una serie di combinazioni. Il mio contributo è stato piccolissimo, ho cercato solo di portare un confronto, ho iniziato ad andare in panchina ma lasciando carta bianca a Garelli e il merito di tutto ciò che è stato conquistato è suo, dello staff e dei giocatori". Settore giovanile creato praticamente dal niente.

"Abbiamo fatto un mezzo miracolo partendo da zero, costruendo ben quattro gruppi. Il ‘miracolo’ è stato quello di aver, in un tempo record, ricevuto la fiducia di 5-6 ragazzi interessanti, che poi sono stati quelli che hanno integrato il roster della prima squadra. A ridosso dell’inizio della stagione, avevamo fatto un bel gruppo di senior, ma alle spalle non avevamo niente per fare anche solo gli allenamenti, avevamo pochissimi tesserati Libertas. Per fortuna abbiamo ragazzi interessanti: su tutti faccio il nome di Gianni Mancini, che abbiamo ufficialmente riscattato da Pontedera. Ora il brand Libertas ha acquisito una credibilità che un anno fa non aveva. Vediamo cosa succederà, ma la volontà di cercare collaborazioni e sinergie dentro e fuori Livorno è viva, non vogliamo chiuderci ma aprirci: sarebbe sciocco non cercare collaborazioni per crescere, punteremo anche sul minibasket sul quale avevamo delle difficoltà per i problemi di campi. E questo anche per la prima squadra... Ci sono tantissimi ragazzini che si stanno innamorando del gioco, però servono impianti per non rallentare il movimento e la grande passione che sta risorgendo in città". Infine uno sguardo al futuro e alla prossima stagione. "Fare meglio di quest’anno significa vincere il campionato, ma chi è nello sport sa bene che sono tante le cose a spostare una stagione. Quest’anno è stato fatto un ottimo lavoro in una condizione di partenza difficile e tutto quello che abbiamo fatto ce lo siamo guadagnato. L’idea è quella di fare il meglio possibile, dire se ci riusciremo è impossibile: ci saranno da fare valutazioni sull’allenatore, sul roster e sui gironi. Quest’anno Rimini poteva essere la squadra più forte e accreditata: è uscita in semifinale senza poter giocare a causa del Covid. Di certo puntiamo in alto e vogliamo competere".

Igor Vanni

 

Hai già un abbonamento?
Questo articolo è riservato agli abbonati

Accedi senza limiti a tutti i contenuti di iltelegrafolivorno.it e dei siti collegati.Naviga senza pubblicità!

ABBONAMENTO SETTIMANALE

2,30 € 0,79 € a settimanaper le prime 24 settimane. Addebito ogni 28 giorni.
Nessun vincolo di durata. Disdici quando vuoi
mese
anno