"Livorno, ripartire dall’identità. La città merita grande rispetto"

Intanto oggi si attende l’assemblea dei soci. Ma i tifosi hanno già scelto: basta con la vecchia dirigenza

Il sindaco Salvetti alla manifestazione dei tifosi del Livorno

Il sindaco Salvetti alla manifestazione dei tifosi del Livorno

Livorno, 10 maggio 2021 - In attesa dell’assemblea dei soci in programma oggi, la città di Livorno si interroga sul futuro che può avere la maglia amaranto nel panorama calcistico. Tifosi e amministrazione si sono già schierati non riconoscendo più questa società: senza un passaggio di mano reale, dunque, sono pronti a sposare un altro progetto che si basi sul senso di appartenenza. E che riparta da chi ha amato veramente questa maglie, le famose bandiere. A prescindere dalla categoria.

Di questo ne è convinto anche Marco Amelia. "Il ruolo delle bandiere è importante – ha detto nella sua ultima conferenza – e per il futuro deve essere rivista questa cosa. Chi mi ha chiamato qui, ha valutato pure questo aspetto, guardando anche al mio legame con questa piazza. Serve senso di appartenenza, non solo come ex giocatori ma anche con la presenza di qualche giocatore livornese in giro per l’Italia, che tornando qua potrebbe ridare una certa identità alla squadra, trasmettendo questo senso di appartenenza a chi viene da fuori. In futuro deve esser fatto un ragionamento del genere per riportare il Livorno ad avere una sua identità nel panorama calcistico". L’unità tra tifosi e squadra ha sempre fatto la differenza da queste parti e con gli stadi aperti, anche parzialmente, probabilmente le cose sarebbero andate diversamente.

"Con i tifosi sugli spalti, il finale sarebbe stato sicuramente diverso – ha aggiunto Amelia –. Speravo che potesse esserci la riapertura degli stadi a maggio, anche 1.000 persone avrebbero fatto la differenza. A maggior ragione questo deve servire per capire che la tifoseria è il tratto distintivo di questa piazza: Livorno non è come le altre, ve lo dico io che ne ho girate tante, sia grandi che piccole. Il mio futuro? Ho dato disponibilità a restare, ma deve esserci chiarezza e visione unica: programmazione e non problematiche. Ho già avuto diverse richieste nell’ultimo mese, ma non ho voluto incontrare nessuno per rispetto del mio ruolo e del club. Voglio vedere che succederà, aspetterò il 30 giugno e poi farò le mie valutazioni".

Igor Vanni