Livorno, che occasione sprecata Il colpaccio sfuma per un’ingenuità

In vantaggio di un gol e con un uomo in più, la squadra subisce il pareggio dell’Arezzo. Tafferugli nel finale

Pareggio amarissimo, ma anche fortunato, dell’Unione Sportiva Livorno 1915 che torna dal Città di Arezzo con un 1-1. La squadra di mister Lorenzo Collacchioni, in 11 contro 10 per oltre un’ora, non riesce a sfruttare la superiorità numerica. Zero tiri, pochissime azioni pericolose e assenza totale di gioco. Arezzo che, nettamente superiore, pur rimanendo in dieci ha dapprima raggiunto il pareggio sfruttando un erroraccio di Gabriele Fogli e poi ha attaccato per tutta la partita crIeando non poche grane alla difesa amaranto. Amaranto che si schierano con un 3-5-2 composto da Gabriele Fogli in porta con Michele Russo, Francesco Karkalis e Andrea Fancelli in difesa. Centrocampo a cinque formato da destra verso sinistra Alessandro Zanolla, Gian Marco Neri, capitan Andrea Luci, Riccardo Cretella e Mattia Lucarelli. La coppia d’attacco è invece formata da Simone Lo Faso e Matteo Frati. È un inizio molto difficile per i ragazzi di mister Lorenzo Collacchioni che nella prima mezz’ora di gioco subiscono non poco la qualità dell’Arezzo, soprattutto sulle corsi esterne. La squadra amaranto, chiusa in difesa, sembrava non riuscire a trovare una via di uscita ma al 24esimo la svolta: da un retropassaggio della retroguardia di casa il portiere Luca Trombini temporeggia troppo con il pallone tra i piedi che gli viene sradicato da Matteo Frati. Il numero 18, una volta rubata la sfera, nel momento in cui si stava accingendo al tiro a porta vuota è stato atterrato dallo stesso portiere dell’Arezzo. Calcio di rigore ed espulsione. Dal dischetto lo stesso Matteo Frati spiazza il neo entrato Lorenzo Viti. Immediata la reazione dell’Arezzo che, pur in inferiorità numerica, quando si avvicina nei pressi dell’area di rigore amaranto fa davvero paura, soprattutto con Diallo. Brava però la retroguardia dell’US Livorno a contenere, nel primo tempo, le azioni avversarie. Nwella ripresa se l’Arezzo continua a spingere per trovare il pareggio, gli amaranto cercano di gestire il proprio vantaggio e ripartire in contropiede. Al 65esimo però succede l’incredibile. Fogli stende Diallo lanciato a rete, erroraccio del portiere che tituba e non esce causando il tiro dagli undici metri. Dal dischetto Settembrini si fa parare il rigore, ma sulla respinta segna la rete del pareggio. La partita termina così con l’Arezzo in attacco. Una prestazione, quella del Livorno, che fa davvero riflettere. L’assenza di una vera punta centrale di ruolo si fa davvero sentire, nonostante l’impegno degli attaccanti sembra impossibile creare un’occasione. Nonostante l’Arezzo sia una squadra più forte, la superiorità numerica doveva essere sfruttata in maniera migliore.

Il tabellino

Arezzo (4-3-3): Trombini; Pericolini (46’ Poggesi), Polvani, Lazzarini, Zona; Settembrini (85’ Forte), Castiglia (63’ Bramante), Damiani; Pattarello (70’ Boubacar), Diallo, Convitto (26’ Viti). . All. Indiani.

Livorno (3-5-2): Fogli; Fancelli, Russo, Karkalis; Zanolla (38’ Bruno), G. Neri, Luci (54’ Bruzzo), Cretella, Lucarelli (60’ Giampà); Frati (88’ Torromino), Lo Faso (75’ F. Neri)i. All. Collacchioni.

Arbitro: Colannino di Nola

Reti: 25’ rig. Frati, 67’ Settembrini

Note: angoli 12-0, ammoniti Zanolla, Damiani, Zona, Fogli, G. Neri, Cretella, spettatori 4.500. Dopo la gara tafferugli tra tifosi.

Filippo Ciapini