Livorno, Collacchioni può iniziare a sorridere

Dopo il convincente 5-0 con il Castelfiorentino, l’allenatore fa il punto sulla squadra. "Buona condizione fisica, stiamo crescendo"

Il tecnico del Livorno Collacchioni

Il tecnico del Livorno Collacchioni

E’ un Lorenzo Collacchioni sorridente quello visto dopo la vittoria per 5-0 contro il Castelfiorentino. La squadra, davanti a oltre 2000 persone, ha lottato per novanta minuti con tutti i ragazzi scesi in campo che hanno dato il massimo per dimostrare di rimanere in amaranto anche per la stagione successiva. Calcio d’agosto non ti conosco? Neanche per idea, non ditelo all’allenatore dell’Unione Sportiva Livorno 1915: "Calcio d’agosto è sempre calcio, abbiamo concluso questo ritiro con un test importante e mi lascia soddisfatto – ha detto – Ci sono state cose positive e negative, vogliamo lavorare su quest’ultime e migliorare le prime". Collacchioni ha da subito ringraziato in primis la squadra per essersi messa a totale disposizione delle sue idee: "Abbiamo lavorato tanto, dopo due giorni di libertà dobbiamo ripartire perché il tempo è poco per tutto quello che dobbiamo fare, dobbiamo continuare la nostra conoscenza" ha sottolineato. Senza sbilanciarsi sul mercato, aspettando di capire la decisione degli organi di competenza, l’allenatore amaranto ha specificato che chiunque arriverà dovrà integrarsi con il gruppo, cosa fondamentale per partire con il piede giusto. Tornando alla partita, Lorenzo Collacchioni, ha parlato dell’aspetto atletico dei suoi: "La condizione fisica dei ragazzi è quella che volevamo, chiaramente qualcuno ci metterà un giorno in più e qualcun altro uno in meno, ma sono assolutamente soddisfatto". E ancora, il gioco degli amaranto, in queste prime battute è apparso completamente diverso, in positivo, rispetto a quello dello scorso anno con la squadra che difficilmente lancia il pallone a casaccio prediligendo il gioco palla a terra. Inoltre il pressing asfissiante potrà essere un valore aggiunto in qualsiasi categoria: "Noi andremo alti quando possiamo permetterci di farlo, sicuramente il primo concetto è quello di recuperare palla più alta possibile perché sei più vicina alla porta. Non sempre ci riusciremo, ricordiamoci che ci sono anche gli avversari". Resta comunque l’obiettivo di avere una squadra camaleontica, capace di imporre il proprio gioco e adattarsi alle condizioni difficili degli altri campi: "Sicuramente ci saranno dinamiche diverse, dobbiamo essere bravi a giocare bene a giocare male. Conterà la determinazione di farsi trovare pronti, momenti dove dovremmo difendere bassi, altri dove soffrire oppure offendere. Bisognerà soddisfare le esigenze della partita". Infine una parentesi sul modulo che, in questo momento sembra improntato sul 3-4-3: "Cambiare sistema di gioco fa parte della mia mentalità, quello che avete visto oggi (sabato ndr) è molto aperto, bisognerà essere bravi tecnicamente e sbagliare poco. Con la volontà però sopperiremo agli errori, io chiedo spesso ai miei calciatori di sbagliare perché devono avere coraggio di fare quello che si prova in allenamento".

Filippo Ciapini