Livorno, è notte fonda Al Picchi vince il Perignano

Clamorosa sconfitta interna della squadra di Francesco Buglio. Assenze e un po’ di sfortuna, ma manca la forza in attacco

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Clamorosa sconfitta interna dell’US Livorno che contro il Fratres Perignano cade e perde per uno a zero. Al ‘Picchi’ la squadra di Buglio compie l’ennesima prestazione sottotono e cede alla unica vera occasione degli ospiti. Una squadra senza gioco, tre moduli cambiati nelle ultime tre partite e la consapevolezza che la ruota abbia qualche ingranaggio da oliare di nuovo. Perché quel Livorno battagliero visto in quelle cinque vittorie consecutive adesso non c’è più. Il Fratres Perignano non ha giocato una partita eccezionale, ma ha avuto per tutti e novanta i minuti un’intensità tale da mettere in difficoltà gli amaranto e impedire a centrocampisti di impostare e attaccanti di rendersi davvero pericoloso. Un peccato perché nel primo tempo c’era la sensazione di vedere un Livorno più pimpante rispetto alle ultime uscite. Spesso vicino al vantaggio, soltanto le imprecisioni sotto porta hanno negato la gioia della rete. Al decimo minuto Durante recupera una palla sporca in mezzo all’area di rigore e calcia clamorosamente sulla traversa. Lo stesso attaccante classe 2002 dopo pochi minuti si divora un gol a porta sguarnita. Due episodi che, oltre a cambiare la partita, avevano dato sensazioni positive. Il secondo tempo però la musica è diversa. Gli amaranto faticano e non creano, si affidano ai singoli lasciandoli però in mezzo agli avversari. È così che al 76esimo, alla prima occasione utile, Sciapi conclude in rete un contropiede giostrato alla perfezione sul quale Mazzoni, ingannato da una deviazione, non può fare nulla. Come visto nelle precedenti partite, gli ultimi dieci minuti hanno visto un assedio del Livorno che ha tentato in tutti i modi di pareggiare la partita. L’occasione si presenta al 90esimo con Gelsi che appoggia alla perfezione un pallone gustoso a Torromino. Il numero 7 amaranto, solo davanti al portiere, invece di battere a rete rasoterra calcio alto di potenza colpendo in pieno la seconda traversa del match. Una volta decretata la fine del match, bordata di fischi da parte di tutto lo stadio con la Curva Nord che ha invitato la squadra sotto il settore e chiedendo di tirare fuori gli attributi.

Filippo Ciapini

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