Livorno, presentati i quattro nuovi acquisti amaranto

Al 'Picchi' hanno parlato i nuovi arrivati in amaranto: Andrea Luci, Michele Russo, Antonio Panebianco e Lorenzo Petronelli

La presentazione dei nuovi acquisti (foto Novi)

La presentazione dei nuovi acquisti (foto Novi)

Livorno, 28 gennaio 2022 - Giornata di presentazioni ufficiali in casa amaranto con i nuovi acquisti dell’Us Livorno che si sono fatti conoscere alla città. Allo stadio Armando Picchi a fare gli onori di casa è stato il presidente onorario Enrico Fernandez Affricano che ha sottolineato le ambizioni della squadra: “Questi giocatori sono un successo della società – ha detto – I ragazzi sono tutti carichi e soprattutto intenzionati ad andare avanti con tanta forza”. Lo stesso ha poi annunciato i lavori in corso per una temporanea mostra di maglie storiche per celebrare il 107esimo compleanno della società che, probabilmente, verrà organizzata al Parco Levante.

A seguire poi il direttore sportivo Raffaele Pinzani: “Avevamo degli obiettivi ben chiari, volevamo supportare una rosa già molto forte e siamo molto soddisfatti di aver apportato operazioni estremamente importanti”. Nello specifico sono arrivati infatti lo storico capitano Andrea Luci, per lui un ritorno a casa dopo un anno e mezzo alla Carrarese, dell’esperto difensore centrale Michele Russo, vincitore dello scorso campionato di serie C con la Ternana e dei giovanissimi Antonio Panebianco, duttile terzino che ha già giocato contro Ponsacco, Tuttocuoio e Castelfiorentino e dell’ultimo arrivato Lorenzo Petronelli, esterno d’attacco classe 2003 proveniente dalla primavera della Fiorentina.

Prima di ascoltare le loro parole però, a parlare è il club manager Igor Protti che, oltre a dare il benvenuto ai ragazzi, ha speso parole al miele per il ritorno del capitano amaranto: “Questa è una squadra già molto competitiva, ma non si vuole lasciare niente al caso. I nomi parlano chiaro. Ragazzi di una professionalità straordinaria. Su Andrea dico solo che è nostro figlio, la cosa strana è che non fosse qui con noi. È un ragazzo straordinario che ogni anno per me migliora come giocatore, è una cosa incredibile”. Andrea Luci: “Livorno è sempre stato il mio desiderio, sono legato alla città e volevo finire qua la mia carriera. Per una questione di correttezza ho rifiutato l’offerta a settembre perché dovevo portare rispetto a una società che mi aveva accolto. Per me in realtà non c’è mai stato questo stacco di un anno e mezzo, sembra ieri l’ultima partita con il Livorno. Dieci anni bellissimi, fatti di soddisfazioni e momenti meno belli, su tutti quello che successe a Piermario Morosini. L’obiettivo? Sicuramente spero di battere il record di Lessi, mancano 31 partite e vorrei superarle. Il campionato? Non si vince con i nomi, ma con l’umiltà messa in campo. Michele Russo: “Non è stato un peso scendere dalla B perché questo è un progetto davvero stimolante. L’ambizione di queste persone mi ha dato un grande entusiasmo. Qua si vuole davvero fare cose importanti e mi hanno colpito le qualità umane di calciatori e dirigenti. È con quelle che si vincono i campionati. Mi aspetto di iniziare un grande e lungo percorso, voglio vincere tutto le partite. Ho estrema fiducia, il mio pensiero non è di certo finire con questa maglia a giugno, siamo solo all’inizio”. Antonio Panebianco: “Sono stato fortunato a esordire dopo pochissimi giorni dal mio arrivo. È stata una cosa bellissima, soprattutto dal punto di vista della tifoseria. Appena ho ricevuto l’offerta nonostante la distanza non ci ho pensato un minuto, non mi interessa essere lontano da casa. Lo stop forse può essere una grande forza per noi perché abbiamo recuperato giocatori importanti. Dentro lo spogliatoio c’è un bel clima, i grandi ci danno tanti consigli”.

Lorenzo Petronelli: “Buglio mi sprona a dare sempre il 100% in allenamento. In primavera si gioca un calcio acerbo, qua invece mi trovo con i campioni ed è una grande cosa. Ogni giorno capisci che è il momento di giocare veramente. Il 4-2-3-1? È un modulo amico, ho giocato praticamente sempre sull’esterno mancino, ma posso ricoprire tutti i ruoli. Sono molto carico, arrivo qua con i piedi per terra e concentrato al massimo”.