Fa strano vedere tutte quelle maglie accanto al tavolo delle presentazioni. Il ventuno, il dieci, l’otto e adesso il ventotto. Andrea Luci è quella persona che speri non si allontani mai dalla città di Livorno, che lo vorresti vedere correre sempre in mezzo al verde del ‘Picchi’. Eppure il destino aveva deviato un attimo la strada, direzione Carrara. Le due partite con la maglia giallo blu furono davvero strane, si respirava un’atmosfera diversa, non tornava qualcosa. Luci però in testa aveva solo un colore, Livorno invece ha sempre voluto riabbracciare Andrea e non appena c’è stata la possibilità le due metà di un cuore si sono finalmente unite: "Tornare è sempre stato il mio desiderio, volevo finire qua la mia carriera. Per una questione di correttezza ho rifiutato l’offerta a settembre perché dovevo portare rispetto a una società che mi aveva accolto – ha detto in occasione della sua presentazione - Per me in realtà non c’è mai stato questo stacco di un anno e mezzo". Dieci anni, Luci guarda le maglia e ripensa a tutti i momenti giocati con quella fascia sempre al braccio, dall’inferno della serie C fino alla serie A. Le ha fatte tutte e adesso è pronto a ripartire dall’Eccellenza, basta essere nel Livorno: "Forse è stato un bene retrocedere, adesso ripartiamo con una nuova società piena di entusiasmo e grandi ambizioni – ha continuato – Ho vissuto momenti di grande soddisfazione e altri meno belli, su tutti quello che successe a Piermario Morosini". Andrea Luci è un tifoso del Livorno, non si nasconde. Non lo ha mai fatto. La snervante impotenza di fronte a un lento declino, vedere gli amaranto soffrire in questi anni senza essere lì con loro deve essere stato molto frustrante. Non appena c’era la possibilità di un momento libero, Luci è ...
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