"Sono pronto ad affrontare questa avventura". Angelini si è presentato portando una ventata di fiducia nello staff amaranto. Il nuovo allenatore del Livorno sa che non bisogna sottovalutare le difficpoltà del campionato, ma è convinto che il Livorno abbia tutte le caratteristiche per ottenere il massimo. Livorno, ha ricordato Angelini, "è una piazza simile a Cesena, dove ho vissuto un’esperienza simile, dovendo riportare la squadra tra i professionisti". E in effetti l’allenatore nella stagione 2018-19 aiutò la squadra, costretta a ripartire dai dilettanti, come il Livorno, a conquistare la promozione in Serie C.
Angelini è realista: "I ragazzi sono motivati e vogliosi di far bene. Molti di loro non hanno niente a che fare con l’Eccellenza, ma questo non basta per essere promossi, vincere non è facile in nessuna categoria. Troveremo delle difficoltà nel nostro cammino e dovremo affrontarle, dipenderà tutto da noi".
Il nuovo allenatore sa bene che in Eccellenza c’è l’obbligo di schierare in campo sempre dei giovani, ma ha una certa esperienza con i più giovani, ha allenato gli Allievi Nazionali della Juventus e le squadre Primavera di Napoli e Cesena. E ha vinto tre campionati di Serie D.
"Le partite vanno giocate – ha detto Giuseppe Angelini – e bisogna sempre dare il massimo per ottenere soddisfazioni. Per vincere il campionato serve il contributo di tutti: giocatori, dirigenti, tifosi e giornalisti".
E sull’anemia del gioco? "Per ottenere un bel gioco serve tempo e pazienza – ha spiegato Angelini – quest’anno l’obiettivo è vincere. Se avessimo avuto più punti di vantaggio dalle inseguitrici avrei potuto chiedere ai ragazzi di fare in campo cose che ora come ora non possiamo permetterci. Partirò dalle cose semplici, puntando soprattutto sui giocatori di maggior rilievo della rosa".