Prima casalinga al Magnozzi a porte chiuse

Lo stadio Armando Picchi è stato squalificato. Il match di domenica 11 settembre alle 15 sarà contro la Sangiovannese

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Archiviata la pratica Flaminia Civita Castellana è tempo per l’Unione Sportiva Livorno 1915 di pensare alla prossima partita. Inevitabilmente però, la prima casalinga contro la Sangiovannese, verrà giocata a porte chiuse a causa della squalifica dell’Armando Picchi dopo i fatti di Pomezia. La società amaranto ha così deciso che il match di domenica 11 settembre alle 15 si disputerà all’impianto sportivo Mario Magnozzi, luogo dove i ragazzi di mister Lorenzo Collacchioni si allenano tutte le mattine. Questo il comunicato della società: "L’Unione Sportiva Livorno 1915 comunica che la partita Us Livorno-Sangiovannese, valida come seconda giornata di andata del campionato di Serie D girone E, in programma domenica 11 settembre alle 15, verrà disputata all’impianto sportivo Mario Magnozzi di Livorno a porte chiuse, provvedimento del giudice sportivo pubblicato sul comunicato ufficiale numero 110 della Lnd del 21 giugno 2022". Lo stesso impianto sportivo peraltro con molta probabilità ospiterà anche la seconda gara casalinga degli amaranto contro il Seravezza Pozzi che, in programma per domenica 25 settembre, a causa delle elezioni verrà rimandata a mercoledì 28 settembre alle 15. Intanto nella giornata di oggi verranno presentati ufficialmente gli acquisti amaranto arrivati in questa sessione estiva a partire dal portiere Giorgio Bettarini, il difensore Andrea Fancelli e i centrocampisti Riccardo Cretella, Raffaele Maresca e Gian Marco Neri. Giovedì 7 settembre invece sarà il turno dei difensori Matteo Bontempi, Andrea Bruno, Francesco Karkalis e dei centrocampisti Cristian Belli e Cesare Ivani. Tanti di loro hanno già esordito in campionato domenica scorsa ma sentire le loro impressioni sulla gara e sul gruppo e la loro motivazione sul perché hanno deciso di vestire l’amaranto sarà una bella opportunità per conoscerli meglio e avvicinarli ai tifosi. Inoltre sul fronte mercato si cerca comunque un altro elemento da aggiungere al reparto offensivo. La capacità di sacrificarsi degli attuali attaccanti amaranto e i numerosi scambi di posizione hanno portato agli uomini mercato e all’allenatore amaranto di non voler più un centravanti boa ma di virare e optare per un attaccante di sostegno capace di infilarsi tra la difesa e sfruttare la corsa degli esterni. Dalla forza e la potenza alla tecnica e velocità di esecuzione, l’ultimo tassello potrebbe essere davvero l’elemento giusto per il salto di qualità. Anche se per quanto visto in campo, la rosa sembrerebbe già competitiva per la parte alta e a sinistra della classifica. Perché in queste categoria è vero conta la tattica e le esperienza, ma la voglia di giocare e di arrivare primi sul pallone unita allo spirito di sacrificio del gruppo è superiore a qualsiasi cosa. E i ragazzi amaranto lo hanno dimostrato a pieno con una vittoria sofferta, di cuore. Una vittoria da Unione Sportiva Livorno 1915.

Filippo Ciapini