"Siamo stati ingenui Ora però ci rifaremo"

Il presidente Paolo Toccafondi parla dopo la debacle del Livorno "Ora è inutile fare polemiche, dobbiano stare uniti e fare bene nelle altre gare"

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C’è tanta amarezza, ma voglia di ripartire più forti di prima. Questo è lo stato d’animo di tutto l’ambiente dell’US Livorno dopo la clamorosa sconfitta casalinga per due a tre contro il Figline. A cercare di compattare ulteriormente squadra e tifosi è stato il presidente Paolo Toccafondi che nella giornata di ieri ha indetto una speciale conferenza stampa: "Domenica siamo stati dei polli – ha detto il numero uno amaranto – Come tutti speriamo ovviamente che la nostra stagione termini il 15 maggio, ma se non sarà così proseguiremo con serenità verso l’obiettivo finale. Lavoreremo un mese in più". L’US Livorno, contro la squadra fiorentina, sotto di una rete era riuscito a ribaltare il risultato ma due grosse ingenuità di Luci e Torromino (che ha ricevuto tre giornate di squalifica ndr) hanno, di fatto, compromesso il risultato. Il presidente però ha voluto fin da subito spezzare ogni polemica: "Credo sia inutile soffermarci sui singoli episodi anche se devo dire che, rivedendo le immagini, l’espulsione di Andrea non c’era – ha continuato – Per quanto riguarda Giuseppe non serve dire nulla. Il ragazzo sa di aver sbagliato e non serve rimarcarlo. Queste sono partite da vivere con entusiasmo e avere la testa è fondamentale". Infine poi un encomio particolare alla Curva amaranto che, per 90 minuti e sotto un diluvio incessante, ha cantato senza sosta: "Noi dobbiamo prendere esempio da loro. Sono stati encomiabili durante la partita e intelligenti una volta finita. Hanno capito che per raggiungere l’obiettivo bisogna sostenere la squadra nonostante le difficoltà". Paolo Toccafondi ha poi espresso un desiderio particolare: "A inizio anno dissi che la sciarpa del Livorno avrei dovuto meritarla prima di metterla. Ecco, adesso vorrei tanto poterla indossare".

Filippo Ciapini