"Siamo una squadra dai grandi valori"

Il ds Pinzani si coccola il suo Livorno, ma tiene alta l’attenzione. "Massimo rispetto per tutti gli avversari: dobbiamo crescere ancora"

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Il ds Raffaele Pinzali con il mister Francesco Buglio (Foto Novi).

Vola il Livorno e con lui anche l’entusiasmo dei tifosi amaranto è alle stelle. Di questo ne è ben felice il ds Raffaele Pinzani. "I risultati, nonostante la partenza in forte ritardo, sono arrivati subito – sottolinea il direttore sportivo –, ma è bene tenere i piedi per terra perché le insidie sono dietro l’angolo. Non chiudere le partite o qualche disattenzione, possono portare a problemi. Prendiamo quanto di buono fatto, sapendo che ogni gara sarà una battaglia".

Di certo il Livorno ha saputo calarsi nella categoria.

"E non potrebbe che essere così: Buglio non consente distrazioni e voli pindarici, non sarà una vittoria in più o meno a far calare l’attenzione. È una squadra di grande valore, con ragazzi straordinari che sono venuti qua ben sapendo qual è l’obiettivo. C’è però da fare i conti con gli avversari e bisogna avere rispetto di tutti. Per ora i ragazzi sono andati oltre la sofferenza".

E con un Ferretti così...

"Andrea è stato con me 2 anni, lo conosco bene e so quanto può dare quando è concentrato: nei dilettanti non ha eguali, tecnicamente è importantissimo e conosce il ruolo a memoria, potrebbe giocare bendato. Gran persona e gran giocatore. Poi Vantaggiato e Torromino sono ragazzi speciali, si sono calati nella realtà Livorno rapidamente e con grande determinazione. Ma tutti quelli partiti il 1° settembre hanno dimostrato di valere questa maglia".

Parliamo dei giovani: ha fatto un gran lavoro.

"Il mio ruolo è molto importante, ma è stato fatto un grande lavoro di squadra e ho potuto lavorare serenamente grazie al presidente. Serve anche buona sorte: Palmiero l’anno scorso aveva fatto zero presenze nel Mantova, ma se lo aveva preso la Reggiana vuol dire che aveva doti importanti. Anche Franzoni è un elemento molto bravo a cui lo Spezia non aveva fatto l’addestramento tecnico. Tutti, però, sarebbero arrivati anche a giugno. Pecchia, Palmiero, Fontana avevano già assaggiato le prime squadre, altri hanno bisogno di un po’ di tempo perché la prima squadra non è la Primavera e in più ci sono tutte le pressioni del giocare a Livorno".

Come si ottengono i risultati?

"In settimana vedo come i ragazzi preparano la partita con grande attenzione, questa non è Eccellenza ma ci comportiamo come professionisti. Concentrazione e determinazione faranno la differenza: abbiamo facilità ad arrivare in porta, se non snobbiamo gli impegni questa squadra può dare tante soddisfazioni. E abbiamo lavorato anche in prospettiva con gente come Palmiero per non dire Gelsi, Gargiulo, Apolloni, Giuliani".

Impressioni sul pubblico?

"È un valore aggiunto, una spinta continua, uno scoglio a cui aggrapparci nei momenti difficili. Domenica c’era un colpo d’occhio incredibile, la mia paura era che facesse l’effetto contrario sui ragazzi. Questa è una tifoseria da Serie A e dobbiamo fare in modo di acquisire ogni gara un tifoso in più. È un grosso onore poter lavorare a Livorno".

Igor Vanni

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