Livorno all’asta. Sembra questa l’unica soluzione possibile per risolvere la questione societaria. Navarra e il gruppo Cerea devono necessariamente mettersi in fretta intorno a un tavolo e giocare una partita a due: chi offre di più, si prende il Livorno. Diversamente, il futuro amaranto sembra irto e nebbioso. "Nessuno dei due vuole mollare – ci dice Aldo Spinelli – e purtroppo uno dei due gruppi deve comprare l’altro. Questa partita sarà un danno, perché se non c’è nessuno che firma sono problemi. Mi risulta che si siano fatti una reciproca offerta e il regista di tutta l’operazione è Mastena: la Banca deve mettere d’accordo gli azionisti per creare un gruppo solido e importante".
Intanto domani si gioca (revocato lo sciopero dei calciatori, accordo per rose di 24 professionisti più un 2001, ndr) e la squadra si presenterà esattamente come mercoledì. "I giocatori ci sono per domenica – continua Spinelli –. È rientrato anche Di Gennaro e un attacco come il nostro non ce l’ha nessuno. Noi, purtroppo, sapete bene perché siamo andati via, ma per me è motivo di orgoglio che tutti e due i gruppi vogliano il Livorno. La prossima settimana deve esserci un chiarimento: o il gruppo Navarra o il gruppo Cerea. E servono le fideiussioni per tesserare i nuovi giocatori. Devono mettersi bene d’accordo su chi fa il presidente e chi l’amministratore delegato". Un problema non da poco. "La responsabilità tecnica è stata data a Navarra da tutti gli altri soci, poi se ci sono patti para sociali tra avvocati questo non lo so. Chi non ha pendenze e squalifiche con la Federazione, può avere un ruolo in società: tra lunedì e martedì dovranno fare l’asta". Intanto Furlan ha lasciato il gruppo, ma il Livorno è pronto a tesserare Alessandro Iacobucci, portiere classe ’91, un metro e 87, in arrivo dal Frosinone. Ceduti Bogdan, Gasbarro e D’Angelo.
Igor Vanni