Stancampiano è il migliore Due miracoli su Sersanti e Russo

Tra i labronici in evidenza anche Di Gennaro, solita gara di personalità, e Mazzeo, che regala tocchi di classe

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Il portiere Giuseppe Stancampiano

STANCAMPIANO 7. Una grande uscita a terra su Sersanti e un volo a togliere la palla dall’incrocio sulla punizione di Russo: non sarà un fenomeno con la palla tra i piedi, ma tra i pali è una garanzia e dà sicurezza al reparto difensivo.

GEMIGNANI 5.5. Torna a destra, la sua corsia naturale: copre e spinge accompagnando spesso Parisi. Proprio da una sua discesa arriva una delle occasioni più nitide per il Livorno. Allo scadere, però, non riesce a chiudere sul bolide di Sicurella.

DI GENNARO 6.5. Solita gara di personalità, con chiusure precise di testa e di piede, anticipi e impostazioni dal basso. Sfiora due volte la quarta rete personale con belle girate di testa su calcio piazzato.

SOSA 6. Prende un giallo evitabile dopo pochi minuti e questo lo condiziona un po’. Soffre la maggiore agilità del livornese Moscati. Bella nella ripresa la chiusura in scivolata su Galligani arrivato solo davanti a Stancampiano.

PORCINO 6. Parte basso ma si sovrappone a Marsura con continuità. Quando Raimo (altro ex amaranto) sale in velocità non sempre riesce a fermarlo.

PARISI 6.5. Sale a centrocampo facendo la spola con il fronte offensivo. Andrebbe anche in gol, annullato per il fuorigioco di Marsura.

PICCOLI 6.5. Accanto ad Agazzi è un altro giocatore, pensa soprattutto a coprire e stavolta sbaglia anche pochi appoggi. AGAZZI 6. Ha chiesto la rescissione del contratto, ma in campo dà sempre tutto.

MARSURA 5. Quando accelera è difficile trattenerlo, ma sul più bello spreca tutto calciando malamente a porta sguarnita dopo un bel dribbling. Sparisce nella ripresa, quando non trova mai lo spunto giusto (34’st BRAKEN ng).

MAZZEO 6.5. Gioca di sponda per gli altri, con tocchi di prima deliziosi e anche efficaci.

MURILO 5. Nervoso. L’impegno non manca, ma il contributo è minimo e da una sua palla persa malamente a 20 secondi dalla fine nasce il contropiede che regala al Grosseto la vittoria e al Livorno una cocente delusione.

All. DAL CANTO 6. Disegna un 4-4-2 che si trasforma in 4-2-3-1 in fase offensiva, cambiando alcuni interpreti senza snaturare la squadra. Per la prima volta rinuncia ad Haoudi e ripropone Piccoli a centrocampo con buoni risultati. La squadra regge bene, ma anche stavolta prende gol a 10 secondi dal triplice fischio: problema caratteriale o la situazione societaria influisce?

Igor Vanni

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