Terremoto nel Pomezia, dirigenti nei guai

Operazione anti frode dei finanzieri del Comando di Roma. Nel mirino un trasferimento poco chiaro di soldi per quasi due milioni di euro

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Arriva un terremoto che potrebbe cambiare, in positivo, le sorti degli amaranto. Come un fulmine a ciel sereno infatti i quotidiani locali di Pomezia hanno lanciato una ’bomba’ che coinvolge proprio la squadra laziale che, in occasione degli spareggi Nazionali, ha battuto gli amaranto condannandoli a un altro anno di Eccellenza. Nel corso di una maxi operazione anti frode infatti i finanzieri del Comando Provinciale di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica di Velletri, hanno messo nel mirino la società neo promossa in Serie D scoprendo un fraudolento trasferimento per oltre un milione e settecento cinquanta milioni di euro. Sempre secondo i quotidiani locali la maxi operazione che ha portato al sequestro di oltre quattro milioni di euro in beni, vedrebbe dietro la sigla giuridica S.S.D una società di capitali con guadagni milionari con l’obiettivo di impedire al Fisco la riscossione. È così che nel mirino sono finiti tre dirigenti del Pomezia con alle spalle contestate le ipotesi di reato di omesso versamento delle imposte, omessa dichiarazione e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Il tribunale di Velletri ha inoltre emesso un decreto di sequestro preventivo confiscando beni in maniera "equivalenti" alle disponibilità finanziarie dei beni e immobili dei suddetti indagati che, attualmente, risiederebbero a Roma, Teramo, Spoleto e, appunto, Pomezia. E mentre la società di Paolo Toccafondi, dunque, sta aspettando l’esito della sentenza tra Tau Altopascio e Figline 1965, prevista per gli inizi di agosto, un’altra squadra che ha affrontato gli amaranto si ritrova a dover fare i conti con la giustizia, questa volta non sportiva.

Insomma una bufera proprio a pochi giorni dall’inizio stagione che cambia drasticamente le carte in tavola dell’US Livorno 1915. Non sappiamo infatti se tutto questo avrà conseguenze negative sul Pomezia oppure ne beneficeranno gli amaranto. Nel pomeriggio è arrivato anche il comunicato della società: "In merito alle notizie apparse su alcuni organi di stampa di una presunta frode fiscale, comunica di essere totalmente estranea ai fatti contestati e ha dato mandato ai propri legali di difendersi nelle sedi opportune.

Inoltre si precisa che la società Pomezia Calcio 1957 nata il 1 luglio 2019 è una ASD sana e in regola con tutti gli adempimenti fiscali previsti. Pertanto con la presente si intende tranquillizzare tutti i tesserati e i tifosi rossoblù che il Pomezia Calcio 1957 continuerà più forte di prima ad essere un punto di riferimento per la città e non solo".

Filippo Ciapini