"Una finale che sarà unica Un anno davvero speciale"

Stasera la Libertas Livorno si gioca a Piacenza la promozione in serie A2. Garelli: "Non c’è solo l’emozione, c’è un lavoro serio di dieci mesi"

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Ci siamo: stasera (palla a due alle 20.45) al PalaFranzanti di Piacenza la Libertas Livorno 1947 scenderà in campo per provare a conquistare la A2 e mettere la ciliegina sulla torta di una stagione spettacolare. Lo farà partendo non certo da favorita, ma con l’umiltà e la consapevolezza di potercela comunque fare davanti a una Bakery fortissima, già battuta sia a Piacenza che a Livorno. Coach Gigi Garelli, che di campionati ne ha vinti ben 7 in carriera, si avvicina all’appuntamento con serenità. "Domani (oggi, ndr) mi salirà la tensione, ma adesso sono abbastanza tranquillo – ci dice –: arrivi all’ultima partita possibile e devi essere sereno per aver fatto tanto in questa stagione. Siamo contenti di giocarcela, vediamo se abbiamo la forza di essere presenti come abbiamo fatto due volte su quattro. Sono partite difficili da prevedere, in queste quattro sfide abbiamo visto quattro gare completamente diverse, con una che spazza via l’altra, poi viceversa, una più equilibrata e una in cui una squadra è andata via nell’ultimo quarto. Cerchiamo di dare tutto quello che abbiamo: alla fine della fiera saremo la squadra di tutta la B che ha giocato più partite, ben 41, di cui 14 dal 16 maggio. C’è una stanchezza e un logorio di fondo abbastanza importante e il caldo incide sul recupero e sul sonno: questo però vale anche per loro". Una partita che vale una stagione. "È una partita, cerchiamo di dare il meglio tutto in una notte. Non voglio neanche essere troppo attaccato al fatto di vincere o morire: certo, andiamo lì per vincere, sono già state tre le occasioni per uscire e in tutte e tre occasioni ci siamo ribellati. C’è poi una componente emozionale perché non ci saranno altre chance, ma noi abbiamo fatto veramente tanto: ho già vissuto situazioni così con tante squadre, ma questa è veramente speciale, perché in un’annata condizionata dal Covid si è comportata benissimo, senza mai arrendersi. I risultati ce li siamo conquistati strada facendo, dal secondo posto alle 12 vittorie di fila, dalla semifinale di Coppa a un play off giocato sempre con il piede sull’acceleratore. Voglio guardare con serenità a domani, a testa alta e fieri di quel che abbiamo fatto: se mi giro indietro, vedo il grandissimo lavoro fatto in poco meno di 10 mesi con una squadra nuova". La pressione è più addosso a Piacenza. "Quella ce l’hai lo stesso, è quella che ti metti addosso da solo e noi ce la mettiamo perché ci teniamo da morire, ma è una pressione gioiosa e positiva per andarci a giocare un qualcosa che non era lontanamente pensabile e preventivabile. Ne vince uno solo: se vinceremo, saremo contentissimi; se perderemo, saremo contenti e basta per quanto fatto".

Igor Vanni

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