Svaligiavano case e ville di lusso. Un altro albanese finisce in manette

Erano ai domiciliari, sono fuggiti. Uno è stato preso, l’altro è scappato

I carabinieri, grazie alle intercettazioni, sono riusciti a fermare due dei tre malviventi

I carabinieri, grazie alle intercettazioni, sono riusciti a fermare due dei tre malviventi

Livorno, 19 luglio 2017 -  A ROMA i carabinieri del nucleo investigativo di Livorno hanno bloccato e arrestato Brendon Balla, uno dei due albanesi agli arresti domiciliari a Livorno in seguito all’operazione «Night Off», che ha permesso di smantellare una banda che si era specializzata in furti all’interno delle abitazioni. Il complice, Sheshi Blerim, è invece riuscito a sfuggire all’arresto. Entrambi si trovavano agli arresti domiciliari. Con un’auto si sono allontanati da Livorno e sono arrivati a Roma nella borgata di Tor Bella Monaca. I carabinieri temendo infatti che i due potessero fuggire, hanno cercato di monitorarli. Così la notte tra sabato e domenica scorsi i due hanno tentato la fuga a bordo di un’auto. La loro fuga però è terminata a Roma nel quartiere di Tor Bella Monaca. Lì con l’aiuto dei colleghi di Roma è scattato il blitz in un bar della borgata affollato di albanesi. Nonostante la rapidità di intervento i militari hanno potuto bloccare solo Brendon Balla. Mentre Sheshi Blerim è riuscito a scappare.

IL 7 LUGLIO i carabinieri del nucleo investigativo, a conclusione dell’operazione denominata «Night Off», avevano fermato i due cittadini albanesi con il complice Eduard Kaka. Avevano a disposizione armi semiautomatiche e si preparavano a compiere una rapina a mano armata in una villa a San Vincenzo. Blerim Sheshi di 33 anni (già sottoposto all’obbligo di firma a Livorno per altri reati) e Brendon Balla di 30 anni erano finiti agli arresti domiciliari, solo per Eduard Kaka di 22 anni era scattato l’ordine di carcerazione.

L’OPERAZIONE aveva consentito di interrompere l’attività della banda dedita ai furti in abitazioni. Il blitz dei carabinieri scattò quando, grazie alle intercettazioni ambientali, uno dei malviventi parlando con il complice gli disse che non avrebbe esitato ad usare le armi per il colpo a San Vincenzo qualora il proprietario non avesse aperto la cassaforte. I tre albanesi sono gli autori di almeno cinque furti in abitazioni tra Livorno, Massa, Lucca (a Viareggio e Forte dei Marmi), Pisa e a Vinci (Firenze). Sono stati bloccati a Livorno dove avevano preso in affitto un appartamento lussuoso vista mare sul lungomare di Antignano da 1300 euro al mese. Insomma non badavano a spese visti i ricchi proventi della loro attività criminale.

GLI ALBANESI avevano nascosto gli attrezzi da scasso vicino alla zona dove avevano progettato l’ultimo colpo a San Vincenzo. Mentre le due pistole sequestrate, le semiautomatiche Glock (rubata in provincia di Pisa) e Beretta (rubata a Livorno) con le munizioni, invece erano state nascoste in un bosco a Livorno.